Si conclude l'operazione risarcimento ai familiari delle vittime. In occasione del 33anno dell'incidente di Ustica vengono riproposte le considerazioni sul Cold Case italiano per antonomasia. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha, ancora una volta, ribadito come sia indispensabile continuare con le indagini. le responsabilità internazionali dovranno essere verificate, sull'incidente pesano ancora "inquietanti ombre".
La nota del Capo dello stato precisa, in datti: "La memoria di quella tragica notte e delle innocenti vittime del disastro richiama il dovere di tutte le istituzioni di sostenere le indagini tuttora in corso per accertare responsabilità - nazionali ed internazionali - rimaste coperte da inquietanti opacità e ombre".
Era il 27 giugno 1980 e un Dc9 dell'Itavia sprofondò nel mare prospiciente l'isola di Ustica causando 81 vittime. In questa occasione, a seguito della sentenza della Cassazione che obbliga lo Stato al risarcimento di ai familiari di queste vittime, il Governo ha deciso di non impugnare il provvedimento.
In sostanza, rileva una nota della presidenza del Consiglio, sarebbe motivata "da ragioni giuridiche, in quanto un ricorso per revocazione in questa situazione processuale potrebbe apparire meramente dilatorio ed esporrebbe lo Stato a ulteriori spese. Ma soprattutto è motivata da ragioni di ordine etico, per il dovuto rispetto alle vittime e ai loro familiari".
Il risarcimento ai familiari elle vittime avrà quindi il suo corso, senza ritardi ed impedimenti. L'attesa riguarderà, quindi, la piena trasparenza delle responsabilità nazionali ed internazionali per appurare dinamica e cause.
Quando si chiuderanno le indagini tecniche di questo Cold Case? O sono, invece, finite?
data inserimento: Domenica 30 Giugno 2013