E' un fenomeno aerodinamico noto da quasi 40anni! Ma non in Italia! Sono oltre 20anni che Aerohabitat ha denunciato l'assenza di interventi per fronteggiare lo scoperchiamento dei tetti nel circondario delle piste di volo degli aeroporti e delle aerobasi localizzate nel Belpaese. A gennaio 2016 era stato segnalato a Torino Caselle, a Quinto di Treviso nei primi giorni di febbraio.
In realtà il passaggio in basso sorvolo degli aeromobili in decollo e atterraggio innesca anche vibrazioni sulle pareti e sulle murature in genere delle edificazioni lungo le direttrici di volo, una problematica, forse, meno spettacolosa, anche se maggiormente incisiva per l'abitabilità e agibilità delle abitazioni private e pubbliche (scuole, asili, istituti, chiese e tanto altro) dei comuni aeroportuali d'Italia.
Perchè in tanti anni, decenni, anche a fronte di indagini delle Procure interessate gli esercenti aeroportuali non sono intervenuti con procedure e misure adeguate?
Per quale ragione i Sindaci dei Comuni aeroportuali, pur essendo stati preliminarmente e periodicamente informati dai Comitati dei Cittadini di simili evenienze, fenomeni aerodinamici del tutto naturali e scontati, quando accadono scoperchiamenti di tetti e di tegole volanti e quando le vibrazione accentuano le crinature alle pareti, prorompono - solo allora- con invettive contro i responsabili aeroportuali?
Troppo spesso gli impegni elettorali dei rappresentanti delle amministrazioni locali a tutela dei cittadini residenti nell'intorno delle piste di volo non sembrerebbero superare il momento delle urne.
Perciò "le tegole volanti" dei tetti dei residenti ri-diventano materia di scontro e di denuncia solo quando i media locali sono in grado di rappresentarlo con video e/o con foto documentali.
In Europa, anche in Paesi non comunitari, le misure di sicurezza preliminari come il fissaggio di tegole sono una realtà operativa da decenni. Anche l'istituzione di task force di pronto intervento immediato quando le tegole esplodono nel basso passaggio di un velivolo (avviene in determinate condizioni meteo e con certe frequenze e stretti passaggi tra un aereo e quello successivo) con possibili ricadute a terra, con rischio infortuni trai cittadini residenti e/o di passaggio/transito.
Garantire la sicurezza e l'incolumità dal rischio terzi non è un obiettivo fondamentale per esercenti e soggetti vigilanti delle infrastrutture aeroportuali?
Quanti scoperchiamenti di tetti e tegole volanti sono state registrate negli ultimi 10 anni negli scali civili-commerciali? Quanti sulle piste delle aerobasi militari? Qualcuno ha vigilato e monitorato tali fenomeni di "vortex strike"? Probabilmente senza un database storico la problematica continuerà a non esistere! Intanto, talora, i proprietari delle abitazioni coinvolte sono anche denunciati per procurato allarme.
data inserimento: Lunedì 08 Febbraio 2016