Sono passati cinque anni dalla prima proposta e ancora si ignora con quale pista e conformità ENAC. Il pallino adesso dovrebbe toccare, ancora una volta alla società ADF. La società di gestione aeroportuale del Peretola dovrebbe riproporre le antiche considerazioni relativa a: pista parallela, pista obliqua, pista ortogonale e pista allungata.
In sostanza il grande parco agricolo della piana fiorentina (7300 ettari) potrà assicurare l'area in cui collocare la nuova pista. Certo è indispensabile conoscere un piano finanziario dell'opera. Con costi dettagliati ed eventuali fonti e sostegno economico, non solo la roadmap degli interventi.
Ma la fattibilità - di una pista nuova - dovrebbe anche relazionarsi con la piena operatività di uno scalo, di una nuova pista con gli standard di sicurezza fissati dai regolamenti ICAO - ENAC.
Piano di Indirizzo Territoriale del Consiglio Regionale toscano, il rilancio del sistema aeroportuale della Toscana dovrebbe integrarsi nel Piano nazionale degli aeroporti che verrà presentato a fine settembre. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, assicurando elevati livelli e standard di sicurezza riguardanti i vincoli aeronautici.
Quelli interni al sedime aeroportuale e quelli esterni al recinto dello scalo.
E continuiamo a parlare non solo della tutela e salvaguardia dei cittadini residenti all'esterno dello scalo, ma anche delle misure a garanzia della sicurezza dei voli. Perciò dei passeggeri e degli equipaggi.
Dal Piano di emergenza aeroportuale al piano di emergenza esterno.
Perciò la costruzione di una pista senza regolamento: senza alcuna deroga.
Che hanno un senso ed una loro efficacia quando la RESA ha una lunghezza di 240 metri per parte.
Di adeguate strip area e CGA (Cleared and Graded Area). Ed anche di un circostanziato Piano di Rischio per incidente aereo con le Zone A, B, C e D. Senza alcuna deroga di sorta. Altrimenti che nuova pista sarebbe. Che nuova opera sarebbe!
La mappa acustica, la mappa delle emissioni gassose dovranno essere accompagnate con i relativi piani di risanamento e protezione, come non si potrà prescindere dalle curve di isorischio e, quindi, rischio terzi.
Ecco, mentre confidiamo che gli scenari di pista che saranno proposti non potranno che risultare conformi agli standard, Aerohabitat esprime perplessità che la nuova pista possa essere geoposizionata (con qualunque ipotesi) secondo gli standard ENAC, senza alcun deroga. Ma è una verifica che potremmo analizzare alla presentazione degli scenari di "potenziamento del traffico" deliberati.
data inserimento: Domenica 28 Luglio 2013