Cosa nasconde la zona del Litorale collegato al Da Vinci? Alcuni giorni addietro con la news "Fiumicino e il suo raddoppio, alcuni interrogativi elementari sul suolo e sottosuolo" Aerohabitat aveva posto questioni preliminari sulla localizzazione dello scalo di Fiumicino nel Maccarese. La zona è davvero ideale per insediare anche il nuovo aeroporto? Con altre due piste?
Dopo che a fine agosto e a settembre, nell'arco di due settimane, in prossimità del recinto aeroportuale una inopinata eruzione, soffioni di gas naturale.
Sono stati chiamati anche soffioni geyger e “vulcanetto e sono localizzati appena fuori dal recinto del sedime, prospiciente la testata pista 34 sinistra.
Si interrogano in tanti. La dirigenza di ADR, Il Comune di Fiumicino, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il fenomeno viene analizzato e qualcuno potrebbe, in tempi brevi, dichiarare, scoprendo l'arcano.
Possibile che l'area del Litorale Romano interessata dal raddoppio dello scalo della Capitale sveli un sottosuolo con giacimenti di metano?
Sembrerebbe improbabile: carotaggi e prospezioni - a varie profondità - geologiche preliminari all'elaborazione del masterplan avrebbero certamente verificato eventuali "miniere petrolifere e metanifere".
La storia di cedimenti e sprofondamenti che hanno riguardato per anni la pista 16 sinistra/34 destra potrebbe essere collegata con il sottosuolo sottostante ai due fenomeni geyger riscontrati?
Anche la geologia di questa zona- come sostenuto da alcuni esperti - deriva da una stratificazione di alluvioni. Residuo di argille, limi, sabbie e ghiaie alluvionali recenti, depositi fluviali i fondo valle, terreni humiferi. E' forse l'humus di un deposito metanifero? Certo la sua esistenza potrebbe risolversi in una diversa destinazione d'uso dell'intera area.
La rendita metanifera di un Paese non è forse primaria rispetto all'infrastruttura aeroportuale?
data inserimento: Venerdì 13 Settembre 2013