Il sistema satellitare di telecomunicazioni ha emissioni nocive sulla popolazione. E' lo stesso presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta a sostenerlo, dopo aver telefonato al Console Usa a Napoli Donald L. Moore. I lavori per la costruzione della base MUOS (il sistema satellitare di telecomunicazioni) a Niscemi sono stati sospesi.
Le ripetute e vaste proteste da parte dei cittadini hanno determinato il blocco delle licenze e delle autorizzazioni all'opera.
Non è dello stesso tenore invece la posizione espressa dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti: “gli obblighi internazionali sono molto importanti per l’Italia".
La stazione terrestre del MUOS, (Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra. Le restanti tre stazioni sono localizzate in zone poco abitate di Hawaii, Virginia e Australia.
Il programma MUOS è progettato e gestito direttamente dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, sarà collegato con un sistema di specifici quattro satelliti orbitali e farà sistema con le forze navali, aeree e terrestri dislocate in qualsiasi posizione del pianeta Terra.
Le note critiche all'installazione rimandano alle problematiche relative all’impatto, agli effetti collaterali, all'incidenza delle radiazioni elettromagnetiche dell’impianto sulla salute della popolazione residente nei pressi. Le emissioni di questa stazione potrebbe costituire un irradiamento aggiuntivo a quello esistente (dal 1991 è insediata una potente infrastruttura di telecomunicazione già fonte di emissioni elettromagnetiche superiori ai limiti di legge, come sarebbe stato rilevato dal Politecnico di Torino) e, probabilmente, superiore, in eccesso a quello ammissibile per un essere umano.
Il rischio probabile sarebbe assimilabile a quelle contratte dai cittadini localizzati nei pressi di stazioni radio. La nocività prevalente potrebbe comportare malattie associabili alle leucemie.
Ancora una volta è il diritto alla salute dei cittadini al centro dell'attenzione.
Qualcuno identifica il MUOS in una sorta di eco-mostro ed uno studio (che non abbiamo potuto leggere) con riflessi sul territorio e sulla comunità fino a 140 chilometri di distanza.
Le tre mega antenne hanno un diametro di 18 metri e le torri radio localizzate nella riserva naturale Niscemi avranno una altezza 149 metri.
Il costo dell'opera MUOS costerebbe circa sei miliardi di dollari. La ditta titolare del progetto è la Lockheed Martin. E' la stessa società costruttrice della flotta F 35, il controverso caccia USA ordinato da numerosi Paesi Nato. Tra di questi con 90 esemplari anche dall'Italia.
data inserimento: Giovedì 21 Febbraio 2013