Stavolta sul volo MD 90 negli USA. I media di ieri domenica 10 luglio hanno riferito come sia stato coinvolto il volo DL 1817 Delta Airlines decollato da Atlanta verso Denver-Colorado con 152 passeggeri imbarcati.
Alla quota di circa 30 mila piedi (FL 300) a circa 80 miglia a nord di Tulsa una dozzina di passeggeri avrebbero denunciato malesseri riconducibili alla presenza di monossido di carbonio.
Con un pronto dirottamento nell'arco di 20 minuti la quasi totalità degli stessi è stata sottoposta ad un immediato intervento medico.
Lo staff medico ha immediatamente rilevato una contaminazione di monossido di carbonio. Solo uno di questi ha dovuto essere ricoverato in ospedale per ulteriori interventi.
Dopo circa 20 ore l'aeromobile era fermo a terra - i passeggeri sono stati riprotetti su altri voli - e le investigazione sarebbero ancora in corso. Per due ragioni: la causa della contaminazione e, non secondo, perché solo alcuni passeggeri sono stati interessati e non altri e la diversa incidenza sugli stessi soggetti.
La presenza del monossido di carbonio a bordo degli aeromobili di linea non è una novità e agenzie di sicurezza e aerolinee sono da sempre in prima fila nell'analizzare e verificare la rilevanza degli inquinanti prodotti dalla combustione dei propulsori e l'ambiente di volo.
Il monossido di carbonio è un gas tossico, incolore, inodore, insapore e non irritante e, senza adeguata ventilazione in cabina passeggeri - può causare ripercussioni dirette sul personale di volo e passeggeri per inalazione. Le concentrazioni, talora, possono risultare letali, al punto che alcuni incidenti aerei sono imputabili allo stesso monossido.
Indagini sistematiche per la nocività ambientale, smell events e altro sono anche oggetto di informative da parte di numerose aerolinee. Segnaliamo tra le altre quella della Lufthansa:
..... "una indagine intensiva e interdisciplinare per stabilire se questi eventi potrebbero causare un rischio per la salute dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio. Lufthansa ha finora investito oltre 500.000 euro in progetti su larga scala come parte degli sforzi per indagare in modo trasparente. Questo livello di impegno è senza precedenti tra le compagnie aeree, con Lufthansa che va al di là degli standard di settore. I primi risultati di una serie di misure a lungo termine, in collaborazione con l’Institute for Occupational Medicine at Hanover Medical School (MHH), dimostrano che l’aria della cabina è di alta qualità e comparabile alla qualità dell’aria interna a terra, come ad esempio negli uffici.
MHH ha pubblicato i primi risultati sugli aldeidi da una serie di test sulla qualità dell’aria nel settembre del 2015. Questi risultati mostrano chiaramente che la qualità dell’aria in cabina è buona.
In 64 voli di misura con 11 diversi A380 e 44 voli di misura con 15 diversi A321, non ci sono indicazioni di livelli elevati di aldeide. Lufthansa ha effettuato queste misurazioni specifiche tra aprile 2013 e maggio 2015. I voli di misurazione supplementari con gli aerei Lufthansa sono stati condotti come parte di uno studio dell’European Aviation Safety Agency (EASA) di recente.
Nessuno dei campioni in tutta la serie di misurazioni conteneva tracce di ortho-tricresyl phosphates (o-TCP), che sono neurotossici per gli esseri umani. Le letture per tutte le sostanze indagate sono al di sotto dei valori standard tedeschi e internazionali. Questo include anche le misurazioni durante documentati episodi di odore a bordo. Nessun collegamento con il TCP è stato possibile stabilire negli incidenti indagati.
Lufthansa Technik e MHH hanno sviluppato un kit di misurazione che è stato specificamente progettato per le indagini di bordo. Il kit è in grado di rilevare circa 200 sostanze che possono essere potenzialmente presenti in cabina, prendendo attivamente campioni che vengono poi analizzati in laboratorio. Un data logger registra costantemente tutti i dati climatici, quali temperatura, pressione e umidità, mentre uno spettrometro misura il contenuto di polvere. Altri componenti del kit misurano i livelli di biossido di carbonio, monossido di carbonio, ozono e composti organici volatili (VOC). In totale, più di 150 composti organici volatili, altri 15 aldeidi - come la formaldeide, acetaldeide e hexanaldehyde - e 19 organofosfati come il TCP vengono monitorati. Lo screening è stato effettuato anche per identificare sostanze sconosciute in cabina.
(Ufficio Stampa Deutsche Lufthansa AG)".
data inserimento: Domenica 10 Luglio 2016