L'eventuale riapertura dello scalo avverrebbe solo dopo l'eventuale assegnazione ad un gestore! Nel bacino di traffico designato dal Piano nazionale Aeroporti dal Ministro Maurizio Lupi, ovvero quello del Centro - Nord se Bologna e l'accoppiata Pisa/Firenze sono identificati come scali strategici quelli di Rimini, Parma, Ancona sono ritenuti di interesse nazionali. Un riscontro non del tutto rispondente alla realtà operativa/gestionale degli aeroporti indicati. Un fatto è rappresentato dalla designazione geo-politica delle infrastrutture aeroportuali, altro è l'operatività, i risultati i bilancio, il traffico dei passeggeri e la tipologia dei collegamenti e la frequenza dei voli.
Se la situazione di Parma è nota (con l'arrivo dei cinesi e le prospettive immediatamente faraoniche), quella relativa alla coppia degli scali Pisa/Firenze si dibatte tra fare sistema tra i due scali toscani ma sopratutto risolvere un dualismo regionale, localizzare la nuova pista di Peretola, portarla a 2400 metri (sommando due RESA di 240+240metri, cioè altri 480) e risolvere da un lato le problematiche della delocalizzazione delle case via/borgo Cariola a Pisa (la procedura di acquisizione degli edifici con la loro demolizione potranno essere completate solo entro la fine del 2016) e dall'altro il risk assesment (rischio terzi) associato al Piano di Rischio sulla città. Trascurando quello che accade sull'ennesimo scalo emiliano/romagnolo di Forlì, l'aeroporto Federico Fellini di Rimini chiude tra pochi giorni in attesa dell'attivazione della procedura l'assegnazione della gestione alla società Air Riminum.
A riguardo ENAC in un comunicato del 23 ottobre rileva che:
"Il Consiglio di Amministrazione ha ascoltato con attenzione la relazione presentata dal Direttore Generale Alessio Quaranta in merito alla situazione relativa all’Aeroporto di Rimini e ha espresso apprezzamento per la tempestività con cui la Direzione Centrale Sviluppo Economico e la Direzione Sviluppo Gestione Aeroporti hanno espletato le complesse procedure previste dal bando di gara, pervenendo, in tempi rapidi, all’aggiudicazione provvisoria alla società Air Riminum.
Il Consiglio garantisce che con altrettanta solerzia l’Ente porrà in essere tutte le azioni necessarie atte a velocizzare l'implementazione delle fasi procedurali previste nel bando di gara, nonché di tutta la normativa relativa al processo di certificazione in modo da procedere al più presto con l’affidamento definitivo delle gestione totale alla società Air Riminum, e alla piena operatività dello scalo, nell’interesse generale del settore e per evitare disagi ai cittadini e al territorio.
Il Consiglio di Amministrazione si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’ENAC la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale fallimentare di Rimini dell’esercizio provvisorio della società Aeradria oltre il 31 ottobre 2014.
A partire dal 1° novembre p.v., pertanto, risulta giuridicamente impossibile per l’ENAC e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’Aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo".
Il sistema aeroportuale del bacino di traffico Centro - Nord sembrerebbe quindi misurarsi con una difficoltà nel creare a coordinare poli aeroportuale regionali funzionali e con risultati di bilancio apprezzabili. Quanti scali sono concentrati in 200/250km di raggio e/o di bacino di utenza? Con quali prospettive future di volumi di traffico e sopratutto con quali bilanci aviation e non aviation al 2030?
Se ricordiamo come i dati di traffico ENAC del 2013 riportano che gli scali strategici di Bologna, Pisa e Firenze hanno trasportato rispettivamente 61.281 voli e 6.127.221 di passeggeri a Bologna, 39.195 voli e 4.471.085 passeggeri a Pisa e 28.164 voli e 1.963.744 passeggeri a Peretola. Che se Ancona con 11.339 voli ha movimentato 498.229 passeggeri, Parma 2.523 voli e 195.298 passeggeri e, infine Rimini con 5.634 voli e 558.335 passeggeri (Forlì invece a registrato 342 voli e 39.781 utenti) non sarebbe utile pianificare una singola infrastruttura in grado di raccogliere 20 milioni di passeggeri? Magari già esistente? Con una localizzazione ed una dimensione che potrebbe risultare ottimale, un unico scalo, in grado di generare bilanci attivi assicurando i voli al l'intero bacino di utenza?
Altri scali superdimensionati e localizzati a nord ed a sud di questo bacino di traffico Centro Nord, a distanze di 200-250km, sono comunque anch'essi coinvolti nella raccolta dell'utenza.
data inserimento: Domenica 26 Ottobre 2014