I voli operano su Sigonella, aerobase USA e NATO e flotta droni. E' scattato il Piano Sigonella 2012, servirà a ridurre il disservizio originato dalla chiusura del Fontanarossa. Salva contrattempi l'interruzione dei voli scatta il 5 novembre sarà completata il prossimo 5 dicembre.
Mentre a Catania Fontanarossa il cantiere aperto permetterà il rifacimento integrale della pista con l'aggiunta della Strip Area (anche le due RESA?) una media di una settantina di voli giornalieri, circa otto movimenti dall'alba al tramonto senza interrompere l'attività militare.
In tal modo circa il 60% del traffico massimo del Fontanarossa opererà da Sigonella. Per trenta giorni le operazioni di volo dell'aerobase USA NATO dovrà assicurare quindi la convivenza con il traffico militare in particolare con l'attività dei droni Global Hawk, Pioneer, l’Hunter, l’RQ-7 Shadow e Predator.
Inizialmente sembrava che la doppia attività aerea, droni e voli di linea commerciale non fosse compatibile ma alla fine ,sembrerebbe, non esistessero soluzioni alternative.
Il trasferimento 70 voli quotidiani su Palermo sarebbe risultato impraticabile per la distanza tra i due scali interessati.
La prossimità tra i due scali catanesi, Fontanarossa e Sigonella, separati da circa 10 chilometri ha costituto, probabilmente, il parametro primario contro l'opzione di Palermo Punta Raisi.
Trenta di convivenza quindi anche se una qualche apprensione rimane.
Nel frattempo la società aeroportuale SAC gestore del maggior scalo siciliano con un traffico di quasi 7milioni di passeggeri/anno ha organizzato le operazioni il trasferimento dei passeggeri su Sigonella:
il check-in e security tre ore prima del decollo, a Fontanarossa, le accettazione invece con il limite di 90 minuti prima della partenza.
data inserimento: Lunedì 05 Novembre 2012