Quale realtà esperimentano anche gli altri scali del PNA? ENAC con il comunicato stampa 50/2018 ha descritto la realtà nel documento “Dati di Traffico relativi al primo semestre 2018” nel Belpaese. Con 84.935.541 di passeggeri, con un aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017 e con uno strepitoso risultato per Napoli Capodichino. L'analisi di questo intervento, tuttavia, rimanda a considerazioni sull'impatto acustico complessivamente generato, quello ground e quello air-side su tutti gli scali, ma sopratutto su quello napoletano.
Il raffronto e tra l'ultima mappa acustica deliberata dalla Commissione Aeroportuali, magari di 5-10-15 anni addietro e quello del traffico dell'ultimo periodo. Sono state aggiornate la mappe acustiche (si suppone, purtroppo, ancora INM in attesa dell'AEDT) dei 41 aeroporti designati dal Piano nazionale Aeroporti?
L'analisi su Capodichino diventa inevitabile per un motivo decisivo: nei primi sei mesi 2018 il numero dei movimenti è aumentato del 14.4% raggiungendo la quota di 33.439, mentre i passeggeri hanno raggiunto il numero di 4.458. 696 pari a + 24.6%.
Quando è stata deliberata l'ultima mappa acustica dello scalo campano? O meglio, la mappa INM, le curve isofoniche risalgono al periodo nel quale la pista operativa prevalente era la 24 e atterraggi e decolli dalla 06 erano pressoché minimali se non nulli, (che anno era? ..forse il 2001-2002) e, probabilmente con le medie di movimenti di quel periodo. Lo scenario di traffico di questi ultimi anni ha inquadrato invece l'utilizzo delle due testate piste è (stimiamo) rappresentato da percentuali rilevanti e di atterraggi sulla 06 e ben inferiori sulla 24, anche in rapporto alla direzione e intensità del vento. La procedura ILS 06 con il sorvolo del Vomero e del sorvolo di Casoria. Una ripartizione di traffico, quella attuale, che inibisce un raffronto con l'area ed il numero dei cittadini investiti da livelli Lva (vedi mappa di sedime) e anche dei decibel (vedi Classificazione acustica Comunale)?
Certo anche la tipologia delle flotte è cambiato. Quello dei primi anni del secondo millennio era più rumorosa e in questi anni l'assunto di volare/operare con una flotta di Categoria 3, con minore impatto acustico, ha sicuramente ottenuto a parità di singolo volo una riduzione dell'impatto generato sia nella fase a-terra quanto quella in volo per l'atterraggio e il decollo.
Il confronto tra il numero di movimenti aerei 2001/2 – 2017 riporta 54.983 nel 2001, 57.085 voli nel 2002 e 66.856 nel 2017, con l'incremento aggiuntivo sopra segnalato per i primi sei mesi del 2018. Sono dati ai quali i cittadini dell'intorno aeroportuale sommano anche i voli di aviazione generale, e quelli dei militari (italiani - USA e NATO che sono invece esclusi dal computo acustico) che con i circa 2.500 tra elicotteri e voli di Stato / umanitari, avrebbero fatto arrivare al top dei voli/movimenti del 2017, di circa 75 mila movimenti.
La situazione di Napoli-Capodichino è assimilabile ai restanti 40 scali del Piano Nazionale Aeroporti o rappresenta, invece, un caso isolato?
E' certo che l'incremento dei voli sulla pista 06/24 di Capodichino, con il diversificato utilizzo dell'uso del sorvolo del Vomero in atterraggio e decollo rispetto al 2001/02, l'aumento considerevole dei voli rispetto al 2001/02 implica una sostanziale ri-considerazione e valutazione delle zone A, B e C dell'impatto acustico INM (o AEDT) della popolazione interessata così come una verifica dei livelli di decibel della Classificazione Acustica Comunale, nelle aree esterne al sedime aeroportuale.
data inserimento: Martedì 18 Settembre 2018