Un clochard pakistano scoperto a bordo di un aeromobile in sosta a Fiumicino! Anche in aeroporto la sicurezza si divide in due, la safety e la security. Sulla safety Aerohabitat da anni commenta ed argomenta sui livello acquisiti e quelli da raggiungere. Sulla realtà dichiarata e quella praticata. Se la safety rimanda a procedure, tecniche e misure per tutelarsi da errori umani, incidenti tecnologici, la protezione delle persone da eventi accidentali secondo leggi e normative nazionali, europee ed internazionali; la security è un sistema di tecniche e procedure atte a proteggere da eventi criminosi, perciò destinata alla protezione di beni e di infrastrutture da atti dolosi o colposi.
Nel trasporto aereo la questione "security" era parte integrante della Convenzione di Chicago del 1944 ed è stato in seguito incorporato dall'ICAO e dopo l’11 settembre 2001 hanno dimostrato che gli attentati aerei sono una minaccia per qualsiasi Paese.
Garantire "misure di prevenzione e controllo severissime, strutturate su standard internazionali - sostiene ENAC in un suo documento - e abbinate a un’attività di continuo monitoraggio sull’intera organizzazione del trasporto aereo: e cioè su infrastrutture, gestori, compagnie, scuole di volo, oltre che su passeggeri, bagagli, merci, aeromobili.
Le amministrazioni dello Stato competenti in materia di security dell’aviazione civile sono principalmente la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno, il Ministero dei Trasporti. All’Enac in particolare spetta il compito di definire e coordinare le misure di sicurezza del trasporto aereo, stilando il Programma Nazionale di Sicurezza, verificandone costantemente lo stato di applicazione e predisponendo quando necessario gli opportuni aggiornamenti; inoltre di sua competenza gli adempimenti attuativi relativi all’affidamento in concessione dei servizi di security e alla vigilanza sulla loro regolarità ed efficienza, da svolgere in stretta correlazione con le autorità di Pubblica Sicurezza. Per definire le misure di security e stilare il Programma Nazionale di Sicurezza l’Enac opera attraverso il Cisa, il Comitato Interministeriale per la
Sicurezza dei Trasporti Aerei e degli Aeroporti del quale ha la presidenza e la segreteria tecnica; per il coordinamento delle attività a livello locale si avvale invece delle proprie Direzioni Aeroportuali e dei Csa (Comitati diSicurezza Aeroportuale).
"In mateia di security l’Icao ha redatto l’Annesso 17 della Convenzione di Chicago “Security Safeguarding International Civil Aviation Against Acts of Unlawful Interference” (La security per la protezione dell’Aviazione Civile Internazionale da atti di interferenza illecita)".
La cronaca quotidiana talvolta sembrerebbe contraddire qualsivoglia misura, protezione sistema di security.
Come è possibile che il maggior scalo aereo del Belpaese non abbia impedito l'accesso ad "un clochard pakistano di 25 anni". Come ha potuto dormire tranquillamente sui sedili di un aereo di linea parcheggiato? Certo la Sicurezza Alitalia e la Polizia lo hanno sorpreso di prima mattina nel corso di un controllo, ma come è potuto accadere?
E' stata una incursione calcolata e premeditata o del tutto fortuita e accidentale? Comunque la vigilanza ai varchi e quella lungo la perimetrazione dei recinti e barriere non ha verificato l'infrazione?
E' stato un caso isolato del tutto irripetibile sia all'aeroporto Leonardo da Vinci - Fiumicino quanto nei grandi e minori aeroporti localizzati nella Penisola?
Il Programma nazionale di sicurezza vigente, si legge "viene elaborato e aggiornato dal Cisa; si inquadra in un quadro di cooperazione internazionale ed è finalizzato ad assicurare l’incolumità dei passeggeri, degli equipaggi, degli operatori, del pubblico e delle infrastrutture aeroportuali, nonché la regolarità e l’efficienza dell’aviazione civile nella prevenzione degli atti di interferenza illecita".
data inserimento: Domenica 15 Febbraio 2015