E' con un comunicato ENAC del 7 maggio che la notizia è ufficiale! Domani traffico dei voli al 50%. Nelle prime ore del 7 maggio i media nazionali hanno informato l'opinione pubblica dell'incendio sviluppatosi pochi prima della mezzanotte del 6 maggio al Terminal 3 dell'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. I voli in arrivo e in partenza dalle piste del Litorale Romano sono state sospese e il comunicato ENAC delle 07.30 lo chiarisce, almeno in sintesi:
"INCENDIO TERMINAL 3 DELL’AEROPORTO DI FIUMICINO: L'ENAC INVITA I PASSEGGERI A NON RECARSI IN AEROPORTO FIUMICINO (N. 1 DEL 7 MAGGIO 2015)
Con riferimento all’incendio che si è sviluppato questa notte presso il Terminal 3 dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, l’ENAC invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto e a contattare le compagnie di riferimento.
Lo scalo rimarrà chiuso dalle ore 08:00 alle ore 14:00.
Saranno comunque assistiti gestiti attraverso gli altri Terminal tutti i voli intercontinentali in arrivo su Fiumicino. L’ENAC ha attivato la propria Sala Crisi per seguire l’emergenza e ha contattato i propri Direttori Aeroportuali di tutti gli scali nazionali affinché vengano gestiti i voli eventualmente dirottati da Roma Fiumicino. Seguiranno ulteriori informazioni sull’operatività dello scalo".
Nel primo pomeriggio è, invece, un comunicato ADR (esercente dello scalo romano) a segnalare:
"Ore 14:30 - Aeroporti di Roma comunica che stanno via via riprendendo le operazioni di volo presso lo scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino.
Ore 14:30
Aeroporti di Roma comunica che stanno via via riprendendo le operazioni di volo presso lo scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino. I primi aerei sono decollati, tra questi un volo operato da Delta Airlines per Detroit e un altro di Iberia per Madrid. La società di gestione aeroportuale ha messo in campo una task force di quasi 400 addetti per assistere i passeggeri, per le attività di sicurezza e vigilanza e per supportare nelle prime operazioni di ripristino delle condizioni di agibilità al Terminal 3."
Ma cosa è realmente accaduto?
I media hanno riferito come siano "intervenute 17 squadre dei vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per spegnere le fiamme ma intorno alle 8,la "situazione è tornata sotto controllo".
Ma è la dinamica dell'incidente e l'oggetto del rogo non è ancora del tutto trasparente e chiarificata.
Un'area specifica del Terminal 3 sarebbe all'origine del rogo: causato da un corto circuito in un quadro elettrico di un bar e/o ristorante. L'incendio propagatosi avrebbe investito una zona di 400-1000 metri quadri di negozi e duty free-shops.
Fiamme e colonne di fumo sono state osservate, fotografate e filmate.
Tutta l'area è stata evacuata e solo tre addetti avrebbero riportato una leggera intossicazione.
L'Amministratore Delegato ADR Lorenzo Lo Presti ha sostenuto: "C'è stato un corto circuito che ha scatenato l'incendio nella zona commerciale, abbiamo 18mila centraline che rilevano il fumo che sono scattate e sono arrivati i vigili. Il Terminal 3 è distrutto dopo i varchi di sicurezza cioè la parte commerciale, il resto è agibile e non è stata interessata l'area del cantiere per il nuovo molo".
Ore 20:45 del 7 maggio, Enac:
"L’ENAC informa che l’operatività dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, interessato da un incendio al Terminal 3 la notte scorsa, sta gradualmente riprendendo, sebbene con capacità ridotta. La capacità operativa, infatti, dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani, 8 maggio, raggiungerà il 50% della capacità operativa del periodo. Presso il Terminal 3, inoltre, si sta procedendo con la pulizia di alcune aree non interessate dall’incendio, al fine di poter riavviare alcune attività anche da questo Terminal.
Si rinnova pertanto l’invito ai passeggeri interessati a contattare le compagnie aeree di riferimento per avere conferma in merito all’operatività e all’orario del proprio volo".
Aerohabitat nella sua analisi e segnalazione ha più volte trattato la tematica del rischio incendio nei terminal e aerostazioni negli aeroporti del Belpaese. Tra i tanti proponiamo il seguente: dell'agosto 2014.
In vigore un nuoco Decreto per mettere in sicurezza Terminal. Era il 28 marzo 2012 ed ENAC con il Workshop "Aerostazioni. Problematiche di applicazione della normativa antincendio" aveva dedicato una giornata di studio a questa fondamentale tematica. Avevano partecipato responsabili eminenti della Protezione Civile e Servizi Antincendio, di Enac, del Corpo dei Vigili del Fuoco ed anche le Società di gestione aeroportuali e di professionisti del settore. Erano state discussa le modalità di applicazione del Regolamento D.P.R. 151/2011 al settore delle Aerostazioni, oltre la necessità di specializzare lo stesso con l'emanazione di documenti esplicativi per il settore dei Terminal passeggeri. Dopo appena due anni e mezzo ecco che dal prossimo 29 agosto entra in vigore il nuovo Decreto del Ministero dell’interno del 18 luglio, pubblicato sulla GU del 28 luglio: con specifiche disposizioni di prevenzione incendi per le aerostazioni degli aeroporti del Belpaese.
Il Codice della navigazione a riguardo è puntuale e all' "Art. 705. Compiti del gestore aeroportuale. Il gestore aeroportuale è il soggetto cui è affidato, sotto il controllo e la vigilanza dell’ENAC,[…] il compito di amministrare e di gestire[…] le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nell'aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato.[…].; all'Art. 702 - invece la - Progettazione delle infrastrutture aeroportuali. […] l'approvazione dei progetti di costruzione, di ampliamento, di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria e di adeguamento delle infrastrutture aeroportuali […] è di spettanza dell'ENAC, anche per la verifica della conformità alle norme di sicurezza […]".
Ecco quindi che con due importanti decreti in materia di antincendio per le infrastrutture:
- decreto del Ministero dell'Interno 17 luglio 2014 «Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle attività di aerostazioni con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5.000 m²»;
- decreto del Ministero dell'Interno 18 luglio 2014 «Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli interporti, con superficie superiore a 20.000 m², e alle relative attività' affidatarie».
Quale la situazione delle aerostazioni degli aeroporti italiani? E' disponibile una casistica della realtà Quali sono le aerostazioni che abbisognano di rapidi interventi strutturale e l'aggiornamento delle procedure esistenti? ENAC ha forse già predisposto un cronoprogramma delle opere in taluni scali?
A riguardo all'Art. 2 del decreto gli obiettivi sono stati efficacemente identificati:
"1. Ai fini della prevenzione incendi, allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni contro i rischi di incendio, le attivita' di cui all'art. 1 del presente decreto, sono realizzate e gestite in modo da:
a) minimizzare le cause di incendio;
b) garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti;
c) limitare la produzione e la propagazione di un incendio all'interno dei locali o edifici;
d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici o locali contigui;
e) assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali e gli edifici indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
f) garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza."
L'Art. 3 ha anche indicato le disposizioni tecniche ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui all'art. 2. I Passeggeri lo staff di scalo e gli utenti e cittadini che frequentano le aerostazioni attendono fiduciosi l'elaborazione di un articolato piano dei lavori per ogni singolo aeroporto.
data inserimento: Giovedì 07 Maggio 2015