Dopo la sentenza del 2010, serve trasparenza, la spinosa questione va risolta.
Nota ANACNA
Il 30 settembre si è chiuso il periodo di consultazione pubblica sulla bozza di circolare ENAC in tema di avvicinamento a vista. La bozza di circolare (pubblicata sul sito di ENAC il 6 agosto 2012), si è resa necessaria nel tentativo di disciplinare una procedura operativa eseguita in tutto il mondo ormai da decenni.
Si ricorda che, con sentenza del 10 dicembre 2010 relativa all’incidente di un volo ospedale (O-EFAN) occorso a Cagliari nel 2004, proprio mentre esso stava eseguendo una procedura di avvicinamento a vista notturno per l’aeroporto di Elmas, la Corte di Cassazione ha affermato che ricadono sui controllori del traffico aereo una serie di responsabilità sull'accertamento di requisiti tecnici e sulle capacità dei piloti di condurre un volo.
La sentenza ha avvalorato la difficoltà dell’Italia di adeguarsi alle sollecitazioni provenienti dalle più autorevoli organizzazioni aeronautiche mondiali nonché ai regolamenti e alle direttive europee ed ICAO, mirate ad incoraggiare lo sviluppo di una corretta cultura (Just Culture) fine alla creazione di un ambiente volto a garantire un costante ed esauriente scambio di informazioni riguardanti la sicurezza aerea (Safety), sovrapponendo le funzioni di regolazione, vigilanza e controllo sulle attività di aviazione civile agli organi istituzionalmente previsti.
L’Associazione nazionale degli assistenti e dei controllori del traffico aereo (ANACNA) si è sempre espressa in dissenso alle modalità con cui la vicenda giudiziaria è stata condotta, evidenziando (come confermato da tutti i periti coinvolti nelle udienze) la totale aderenza alla normativa tecnica internazionale di riferimento da parte dei due controllori coinvolti e giungendo anche a consigliare alla categoria di non autorizzare più alcun aeromobile a condurre l’avvicinamento a vista. Tale invito e il palese scollamento tra la normativa tecnica e quella giuridica, nel 2011, ha poi portato ENAV S.p.A. e l’Aeronautica Militare a vietare al proprio personale la possibilità di concedere l’autorizzazione al “Visual Approach” all’interno degli spazi aerei di propria competenza.
La norma tecnica in preparazione da ENAC, si diceva, dovrà tentare di coprire i vuoti interpretativi attraverso i quali i magistrati sono pervenuti alla sentenza finale.
Nell’attesa che si giunga, con una modifica del Codice della Navigazione e del Codice Penale, ad una formulazione delle norme giuridiche più chiare e che delimitino definitivamente le competenze del “pilota responsabile di un aeromobile” e quelle del “controllore del traffico aereo”, il futuro contenuto della circolare ENAC necessita sicuramente di un attenta riflessione da parte di tutti gli operatori del settore.
ANACNA nel fornire i propri commenti, vista l’importanza dell’argomento, ha ritenuto opportuno fornire il proprio contributo qualificato, presentando ad ENAC una controproposta motivandone dettagliatamente le ragioni.
Il filo conduttore della controproposta di ANACNA, (disponibile sul sito internet associativo), prende spunto, tra l’altro, dalle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione (22 febbraio 2011) per chiarire alcuni aspetti, tutti importantissimi.
Per ANACNA, è innanzitutto stato necessario suddividere nettamente i contesti di competenza e responsabilità tra pilota e controllore: al primo spetta la responsabilità ultima della condotta e delle sicure operazioni di volo ed al secondo il conseguimento degli obiettivi dei servizi del traffico aereo. La formulazione suggerita, quindi dovrebbe consentire a circostanziare chiaramente degli ambiti delle rispettive competenze.
La necessità di massima chiarezza ha richiesto di rendere ancora più netto il concetto che è stato motivo di contestazione nelle aule del tribunale ovvero “l’autorizzazione del traffico aereo (clearance, in inglese)” che non espleta la nozione di provvedimento né esercizio del potere autorizzatorio”.
Si è dovuto ribadire, formulando ancora meglio il testo originale, cosa rappresenta l’avvicinamento a contatto visivo per le due figure professionali coinvolte e quali siano i requisiti necessari per poterlo richiedere all’ente del controllo del traffico aereo.
Tra le novità proposte, quella che il pilota debba avere in vista l’aeroporto su cui intende atterrare e possa mantenerne il contatto visivo, che non rientra tra le competenze del personale ATC fornire al pilota 2
responsabile dell’aeromobile le informazioni sull’orografia del terreno sorvolato e che, il personale ATC non può proporre l’esecuzione di un avvicinamento a contatto visivo dal momento che, con la sua richiesta, potrebbe indurre l’equipaggio ad alterare la condotta del volo in maniera non pianificata, ponendo il volo stesso in uno stato di potenziale ed indesiderato rischio.
In aggiunta, considerando che il fenomeno del “black hole” notturno è stata una delle cause contributive dell’incidente di Cagliari, a giudizio di ANACNA, l’avvicinamento a contatto visivo deve essere condotto esclusivamente di giorno, a meno ché l’ente regolatore italiano non richieda agli operatori di equipaggiare tutti gli aeromobili sotto i 5700 kg. (classe “light”) con sistemi rilevatori di prossimità al suolo (ground proximity warning system). La formulazione attuale contenuta nella bozza di circolare ENAC concede, invece, la possibilità di poter eseguire la procedura solamente all’aviazione commerciale.
ANACNA ha inoltre proposto che, se il servizio di sorveglianza ATS è disponibile, il personale ATC informi il pilota sulla posizione dell’aeroporto richiesto, (soprattutto in caso di aeroporti vicini tra loro), per evitare possibili disorientamenti.
L’avvicinamento a contatto visivo può essere richiesto dal pilota responsabile, di giorno e se la copertura di nubi è esclusivamente al di sopra del livello d’inizio del segmento di avvicinamento iniziale. Si prevede, anche, la possibilità di autorizzare all’avvicinamento a contatto visivo un aeromobile dietro un altro aeromobile con vincoli più chiari e certi. Fornire l’indicazione sulla posizione del primo aeromobile, che deve essere stabilizzato in finale, può essere considerato un fattore di supporto alla gestione del traffico per il controllore e un elemento di mitigazione del rischio in quanto il pilota che segue è a conoscenza dell’effettiva posizione dell’aeromobile che lo precede.”
ANACNA propone di porre un limite alla distanza dall’aeroporto alla quale il pilota può essere autorizzato a compiere un avvicinamento a contatto visivo: l’aeromobile deve trovarsi nell’area di competenza dell’ente che fornisce il servizio di controllo di avvicinamento. Per ciò che concerne le operazioni su aeroporti con piste parallele o multiple, la simultanea presenza di aeromobili con categoria di turbolenza di scia diversa potrebbe imporre limitazioni troppo restrittive o di difficile applicabilità per il personale ATC, motivo per cui gli avvicinamenti a vista contemporanei non dovrebbero essere consentiti. Per gli stessi motivi si dovranno pubblicare in AIP le eventuali eccezioni alla possibilità di concedere un avvicinamento a contatto visivo, in caso di operazioni strumentali contemporanee su piste parallele.
In conclusione, a parere di ANACNA, nella proposta di revisione la combinazione dei requisiti identificati e che derivano dalla indubbia e quotidiana esperienza maturata nel campo, appare molto più cristallina dell’attuale ed è potenzialmente in grado di incrementare la sicurezza del volo. 9 ottobre 2012
ANACNA
ANACNA (Associazione Nazionale degli Assistenti e Controllori della Navigazione Aerea) è l'unico organismo tecnico-professionale del controllo del traffico aereo in Italia che non riveste alcun carattere politico, sindacale o di lucro. Al suo interno raccoglie un migliaio di professionisti, civili e militari, controllori ed assistenti al traffico aereo nazionale. L'Associazione collabora con tutti gli organismi e le realtà operanti nell'ambito dell'assistenza al volo, proponendosi come scopi principali la sicurezza e l'efficienza della navigazione aerea e lo sviluppo dei mezzi e delle procedure per un sicuro, economico e spedito Controllo del Traffico Aereo, in campo nazionale e internazionale. L'Associazione è presente in campo internazionale avendo aderito sin dal 1964 all'IFATCA, la Federazione Internazionale delle Associazioni dei controllori del traffico aereo che raggruppa in 137 Paesi nel mondo circa 50.000 controllori.
data inserimento: Lunedì 08 Ottobre 2012