Nel Belpaese gli interventi sono invece ancora proclami. L'esercente dell'aerodromo: introduce una tassa di atterraggio commisurata alle emissioni gassose nell'ambito della prevenzione dell'inquinamento atmosferico: dove? In Italia l'introduzione di una tassa di atterraggio commisurata alle emissioni di sostanze nocive non è stata ancora prevista.
Non in Svizzera e numerosi Paesi europei dove il computo delle emissioni gassose prodotte dagli aeromobili operanti sui singoli aeroporti ed in quota in funzione dei movimenti di traffico ha da tempo determinato l'applicazione di ferree e rigorose tariffe.
E' da decenni che esistono diverse metodologie per calcolare, valutare ed inventariare le emissioni in funzione del tipo di applicazione prevista (Emission trading System e Carbon offset, valutazione qualità dell'aria, ecc). Le metodologie di calcolo teoriche che richiedono comunque una serie di informazioni (conoscenza del tipo di traffico, rotte percorse, numero movimenti, tipo di aeromobili ecc) sono disponibili.
La certificazione delle emissioni dei propulsori che equipaggiano gli aeromobili dell'aviazione commerciale e civile (ma anche delle flotte militari) indiviua i fattori d’emissione e il consumo di carburante risultanti dalla certificazione delle emissioni di motori a getto e turbofan. Una banca dati delle emissioni è disponibile dal sito ICAO. Mentre in Italia siamo ancora agli annunci ed agli impegni di un prossimo futuro nel quale si potrà fronteggiare le emissioni gassose al suolo ed in volo, altrove hanno da tempo allestito misure e procedure adeguate.
Sull'argomento è quindi utile riproporre una nota dell'UFAC (Ufficio federale dell'aviazione civile) svizzero:
"La Commissione federale d'igiene dell'aria (CFIAR) ha pubblicato nell'ultimo trimestre del 2007 un rapporto in lingua tedesca e francese sulle polveri fini in Svizzera, che illustra i risultati della ricerca nel settore e gli standard di igiene dell'aria sotto il profilo delle polveri fini in tutto il mondo, come anche in Svizzera. L'UFAC unisce i risultati del rapporto con i dati delle misurazioni dei motori aerei. I dati dell'UFAC si basano su misurazioni proprie, in collaborazione con il centro tedesco Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (DLR), e su rapporti di ricerca pubblicati da altri organismi (NASA [APEX], DLR). In base a questo materiale, l'UFAC stabilisce i parametri complementari validi per la futura certificazione dei motori aerei. La nota dell'UFAC è strutturata come segue (in lingua inglese):
-Caratterizzazione delle polveri fini (di cosa si tratta?)
-Fonti di polveri fini (fonti umane e naturali)
-Emissioni di polveri fini (concentrazioni nell'aria ambiente)
-Valutazione di indicatori di polveri fini relativi alla salute
-Valori limite per le polveri fini
-Polveri fini da turbine per aerei (punti importanti selezionati)
-Conclusioni per la certificazione dei motori aerei
-Come la maggior parte dei motori a combustione, i reattori degli aerei, per la spinta, utilizzano un combustibile costituito da idrocarburi e ossigeno prelevato dall'aria.
-La composizione delle emissioni degli aerei è analoga a quelle degli altri mezzi di trasporto o, più in generale, alle emissioni prodotte dalla combustione di un idrocarburo allo stato liquido.
-Le emissioni sono costituite da sostanze inquinanti (sostanze dannose per l’ambiente e la salute) e
sostanze non inquinanti."
data inserimento: Domenica 05 Aprile 2015