Le politiche sul birdstrike aeroportuale sono davvero puntuali e sistematiche? L'informativa sul birdstrike del 25 marzo è stato segnalata il 27 marzo da un comunicato stampa di ANSV di cui forniamo uno stralcio: "all’aeromobile B737-800 marche EI-EGC. Il velivolo, durante il decollo dall’aeroporto di Lamezia con destinazione Roma Fiumicino, subito dopo la rotazione, impattava contro alcuni volatili e rientrava sull’aeroporto calabrese. Lievi danni al velivolo, nessuna conseguenza per gli occupanti."
Se in questa circostanza l'impatto volatili è risultato adeguatamente "trattato" e, in seguito, anche commentato dai media locali non altrettanto sembrerebbe accadere in altri scontri con "volatili".
Ma è una problematica sulla quale Aerohabitat argomenterà prossimamente.
Lo scenario del birdstrike a Lamezia inquadra un Boeing 737-800 con 156 passeggeri della Ryanair con destinazione Roma partito alla ore 06.20 del mattino che, dopo il decollo, rientra dopo un volo di circa 15 minuti. L'aereo era stato investito da uno stormo di uccelli e - riportano i media - e si era reso necessario un controllo ispettivo per verificare eventuali conseguenze per l'ingestione nei propulsori.
L'atterraggio è avvenuto con l'attivazione del piano di emergenza con i vigili del fuoco schierati e la predisposizione dei mezzi di soccorso, che, non sono intervenuti.
La Relazione 2013 del Bird Strike Committee Italy (BSCI), organo dell’ENAC, per quanto concerne l'aeroporto di Lamezia Terme riporta le seguenti note:
LAMEZIA TERME (38°54’28’’N, 16°14’30’’E)
"L'aeroporto di Lamezia Terme (codice ICAO LICA), situato a 3 Km dalla città di Lamezia, occupa una superficie di 240 ha. E’ dotato di una pista la cui lunghezza è pari a 2400 m per 45 m di larghezza. Nel 2013 ha registrato 16.994 movimenti con 32 impatti con volatili e 0 impatti con altra fauna selvatica.
ANALISI
Lo scalo aeroportuale di Lamezia Terme nel 2013 ha registrato 16.994 movimenti con 32 impatti con volatili. Sulla base delle abbondanze medie delle specie presenti in aeroporto, del numero degli impatti per specie, degli effetti sul volo dei suddetti impatti e del traffico aereo il BRI² consente di determinare il rischio cui è esposto l'aeroporto di Lamezia Terme per l'anno 2013 che è pari a 0.38, il trend del Bird Risk Index risulta positivo confrontando il BRI² del 2013 (0.38) con il BRI² del 2012 (0.49). Durante l'anno 2013 si registra un forte incremento degli uccelli monitorati dalla locale BCU che da n.24.814 del 2012 sono passati a n.30.605 del 2013. Gli impatti multipli sono rimasti costanti nel 2013 (n.10) confronto il 2012 (n.9). Gli impatti con ingestione nei motori del 2013 (n.1)sono diminuiti confronto a quelli del 2012 (n.4). Si registra un impatto con danni a maggio 2013.
INDIVIDUAZIONE POSSIBILI CAUSE
Lo scalo aeroportuale di Lamezia Terme è collocato in un contesto fortemente attrattivo per i volatili e propone zone come la foce del fiume Amato, la discarica di Pianopoli, i laghi la Vota e di Palazzo, la spiaggia dell’Imbutillo; tutti luoghi di sosta per gli uccelli migratori e svernanti.
Piccole discariche di rifiuti esterni e limitrofi alla strada perimetrale dell’aeroporto sono attrattive per corvidi (Taccola e Cornacchia grigia) e passeriformi. I prati stabili all'interno del sedime aeroportuale rappresentano forti attrattive per aironi e falchi, mentre la pista è spesso interessata dalla presenza di gabbiani.
AZIONI CORRETTIVE
La SACAL S.p.A. per l’anno 2014 ha individuato le seguenti azioni correttive utili a ridurre il rischio wildlife strike: produrre nuova ricerca di tipo naturalistico ambientale entro luglio 2014 e nuovo Piano Antivolatili sui risultati della nuova ricerca; fare formazione al personale BCU come richiesto da Circolare ENAC APT-01B; intensificare i monitoraggi della locale BCU; integrare i mezzi antivolatili in uso con altri sistemi presenti sul mercato."
data inserimento: Venerdì 03 Aprile 2015