Due casi nell'arco di 15mesi: traffico internazionale di cannabis. La prima evidenza nel maggio 2014, la seconda poche ore addietro, entrambi gli episodi sulla rotta Albania- Piemonte. Nella giornata del 7 settembre 2015 un aereo (ultraleggero) carico di droga - sono vicende che la cronaca solitamente colloca tra i narcotrafficanti dell'America centrale - con destinazione una aviosuperficie in provincia di Vercelli e una rotta andata-ritorno verso Lecce (per rifornimento di carburante) e una successiva tappa con destinazione in Albania.
Due italiani e due albanesi sarebbero stati arrestati all'aeroporto di Gattinara nel vercellese per il possesso di 80 kg di droga (marijuana) trasportata sul mezzo aereo modificato e attrezzato per l'utilizzo. Con 500 euro di spesa a viaggio il ricavo sarebbe stato di almeno 250mila euro.
Proprietario dell’ultraleggero modello Dynamic ad ala bassa, sarebbe un italiano gestore di un chiosco-ristorante.
Sarebbe saltato un carico di importazione di circa 120 kg di marijuana.
Una vicenda analoga e ribaltata geograficamente è avvenuta nel maggio 2014.
In quella occasione una aereo privato italiano era stato fermato dalla polizia albanese dopo l'atterraggio di emergenza con un Piper su una zona vicina alla spiaggia, a Divjaka, a circa 80 chilometri a sud della capitale albanese. Erano stati recuperati ben 460 kg di cannabis. Due episodi che illustrano la semplicità di collegamento aereo trasnfrontaliero tra la Penisola e il resto del Mondo: bypassando ogni sistema di controllo security-safety e tanto altro: di polizia e di traffico aereo.
data inserimento: Lunedì 07 Settembre 2015