Il volo era iniziato da un lancio dal vicino monte San Simeone, sopra Bordano (Udine). Uno spettacolare incidente: fortuito e/o, probabilmente, anche senza adeguati palloni di segnalazione dei cavi e dei tralicci dell'alta tensione. Dopo tre ore di un assolato pomeriggio domenicale di fine dicembre il parapendista è stato tratto in salvo e non ha riportato alcun trauma. Salvo un qualche congelamento e, primi attimi, di paura per un parziale atterraggio a soli 15 metri dal suolo. L'accaduto è avvenuto a Venzone, in Friuli, a nord di Udine, in una zona frequentata da volo libero e sportivo. Un "universo" di volteggi per deltaplani, parapendio e alianti e altro, anche se questo fortunoso incidente mette in luce l'adeguatezza delle tutele per il volo libero a bassa quota.
Sono fondamentali per il volo degli elicotteri, degli ultraleggeri e del volo libero delle persone ed anche dei volatili: palloncini colorati, rossi e arancioni servono alla loro identificazione. Sopratutto quando le cartografie specifiche mancano e/o non sono state adeguatamente aggiornate. Servono a indicare che c'è un pericolo, infatti, se un aereo o elicottero volassero a quota troppo bassa, rischierebbero di finire nei cavi della corrente e immagina quale catastrofe potrebbe accadere. Per questo fungono da indicatori e avvertono i piloti della presenza dei cavi elettrici o simili
Sbattere nei fili di alta tensione, in una teleferica o funivia e altro evoca scenari di tragedia e di catastrofe anche se per un parapendio una termica e/o una repentina corrente d'aria ascensionale potrebbero indurre dinamiche pericolose con rischi equivalenti. Dopo un primo tentativo fallito di recupero con un elisoccorso e dopo aver verificato come il cavo dell'impatto non costituiva un immediato rischio per il giovane volante, dopo aver distaccato la corrente, verso le sette del pomeriggio, al buio, l'operazione di salvataggio è stata, infine, felicemente compiuta.
data inserimento: Lunedì 22 Dicembre 2014