Ogni passeggero paga 3 (tre euro) a volo: dal 2009! La cassa integrazione ai dipendenti di Alitalia resterà in vigore sino al 2018, sino a prova contraria e riguarda anche altri dipendenti di altre aerolinee in crisi nel Belpaese.
E' indispensabile ricordarlo anche a chi non vola. I passeggeri che s'imbarcano sugli aeroporti italiani invece - anche qualora trascurino l'identificazione delle tante imposte associate al biglietto aereo - sono almeno consapevoli degli extra pagati.
Oltre alla sovrattassa sul carburante, all'imposta comunale, ad altre non mancano i tre euro per costituire il fondo destinato alla cosiddetta cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS).
Un'imposta che, a questo sembra, pur incassata dall'aerolinea talvolta non è versata direttamente o tempestivamente all'INPS. Probabilmente qualche vettore in crisi di bilancio e magari - in seguito - fallita, non ha accreditato l'imposta incamerata all'Istituto della Previdenza Sociale. Che invece intanto ha anticipato le somme del cosiddetto ammortizzatore sociale ai dipendenti di terra e di volo delle compagnie aeree con Certificato di Operatore Aereo.
Una tra le tante voci di spesa dell'INPS senza aver incassato gli emolumenti dovuti: per fallimenti e infrazioni varie di aziende ed altro. Le aerolinee hanno una licenza di esercizio di operatore aereo di trasporto pubblico, che svolge attività di trasporto, sia di passeggeri sia di merci, rilasciato da ENAC.
L'ammontare delle somme pagata da INPS ai dipendenti di volo e di terra delle ex compagnie aeree del Belpaese è circa intorno all'80% dell'ultimo stipendio percepito.
La notizia di questi giorni replica un'indagine di qualche tempo addietro, anche all'epoca erano state accertate infrazioni similari. Alcune decine di piloti - ma anche ex personale di terra - pur in cassa integrazione - perciò destinatari delle somme previste dalla legge - lavoravano nel frattempo per aerolinee straniere, alcuni, probabilmente, svolgevano attività aerea anche Italia: sommando all'indennità di disoccupazione allo stipendio, anche la retribuzione percepita da altra azienda. Dopo alcuni riscontri e conferme la Procura di Roma avrebbe allargato un'inchiesta alla totalità del personale in CIG del trasporto aereo nel Belpaese.
La Guardia di Finanza di Fiumicino dopo aver coinvolto inizialmente 36 piloti, avrebbe allargato la posizione di almeno un migliaio piloti, assistenti di volo Alitalia, Meridiana e Wind Jet: la verifica riguarderebbe centinaia di milioni di euro di CIG a personale impiegato in aziende-aerolinee internazionali. Per piloti-comandanti retribuiti all'estero con stipendi anche superiori ai 15 mila euro mentre in Italia la CIG-INPS destinava migliaia di euro mensili, corrispondenti all'80% dello stipendio ultimo accreditato dalle aerolinee - in seguito - fallite e/o estinte.
data inserimento: Giovedì 12 Febbraio 2015