Belpaese e biglietti aerei con la voce YQ inalterata. Cosa succede se il prezzo del carburante (avio) cresce? L'adeguamento della tariffa nota come supplemento carburante, aumenta progressivamente, senza alcuna remissione. Che cosa accade invece quando il prezzo del carburante (avio) cala, com'è accaduto in questo periodo? Niente. L'imposta aggiuntiva al biglietto aereo, nota come fuel surcharge-supplemento carburante rimane inalterata. Quali possano essere le ragioni di tale comportamento sono riconducibili, probabilmente, al potere di lobby che le aerolinee esercitano su governi locali e continentali.
AL povero utente del trasporto aereo, al passeggero ignoto, resta sola la constatazione di politiche vessatorie nei suoi riguardi e un senso d'ingiustizia generalizzato e diffuso.
Come tutelare il passeggero da questa palese e riscontrata prevaricazione? La voce YQ del biglietto aereo pagato dal singolo passeggero dovrebbe essere azzerata ma non è avvenuto e non avviene. Il prezzo del petrolio è di sotto il 50% del costo di dodici mesi addietro. Passando da oltre 110 ai 48 dollari al barile ma il costo dei biglietti aerei alla voce YQ ovvero alla sopratassa carburante, il cosiddetto fuel surcharge - in vigore da almeno dieci anni, forse alcune aerolinee la hanno imposta dal 2000 - continua a pesare.
Da 25 euro sui brevi percorsi a centinaia di euro/dollari su voli lungo raggio. Un incasso che i passeggeri si sobbarcano e che - secondo la IATA - ammonterebbe a oltre quattro miliardi di dollari/anno. Chi tutela, a questo punto, il passeggero?
Solo alcune compagnie aeree (Cathay Pacific tra queste) adeguano il supplemento carburante al reale costo del carburante/petrolio. Qualcuno forse potrebbe averla azzerata, ma non si hanno notizie certe a riguardo. Quale è la situazione nel Belpaese? Qualche aerolinea ha forse ribassato/tagliato il fuel surcharge?
data inserimento: Lunedì 02 Febbraio 2015