Settore aereo: s'impone una sorta di darvinismo tra aerolinee: la sopravvivenza sembra garantita solo alle low cost! Tempi tempestosi anche per due delle tre, storicamente, maggiori aerolinee europee. In attesa che anche la British Airways sia risucchiata nelle dinamiche evolutive di una low cost, almeno per la rete operativa di corto-medio raggio, le sorti di Air France e di British Airways si sconquassano tra uno sciopero e un referendum tra il personale.
Da un lato i piloti Air France dopo quattordici giorni di sciopero, con la cancellazione di quasi il 50% dei voli e migliaia di passeggeri bloccati, la susseguente sospensione dello sciopero per evitare/contrastare il progetto aziendale di potenziare il settore low-cost della controllata Transavia, alla Lufthansa i piloti hanno incrociato le braccia a più ripresi anche in questi giorni.
Con la cancellazione di 1450 voli nella sola giornata del 1 dicembre si oppongono alla revisione del welfare pensionistico e alla trasformazione di parte della flotta in operazioni low cost con relativi costi operativi ribassati e competitivi.
Le dispute con vettori low cost classici (Ryanair, Easyjet, Volotea e altre) e il confronto con l'agguerrita concorrenza con le aerolinee del Golfo (Etihad, Emirates, Qatar Airways) ha innescato un processo integrale di riassetto aziendale di alleanze e di rete operativa.
Il target dei voli low cost perseguito anche sul lungo raggio dalla stessa Lufthansa con l'accordo con la Turkish Airline per il lancio della low fare turco-tedesco della SunExpress, sarà replicato con il consolidamento della Germanwing ed Eurowings?
In questi giorni intanto con un referendum, dopo l'accesa contrapposizione estiva, i piloti dell'Air France hanno, almeno in parte anche se a maggioranza, detto sì all'accordo su Transavia. Ben 210 piloti avevano, in precedenza, già aderito alla richiesta di trasferimento alla controllata low cost dove, peraltro, sono al momento richieste settantadue posizioni.
Il rapido assorbimento dei piloti da Air France in Transavia - al momento con una flotta di 14 aeromobili - è comunque assicurato dal programma presentato. L'obiettivo del gruppo è quello di allargare la flotta a 100 velivoli aprendo Transavia Europe, con basi operative in Portogallo e in Germania. Un progetto che aveva scatenato l'ira dei piloti e un conseguente sciopero, ma sono conflitti che, nel tempo, sono riassorbiti nel contesto di una processo di ristrutturazione degli assetti industriali delle aerolinee europee.
La concorrenza tra aerolinee e il ruolo preponderante della ferrovia ad alta velocità sulle distanze di 700-1000 km sta inoltre acuendo e scompaginando e rivoltando i rapporti industriali, sindacali e il sistema di welfare del personale di volo e di terra delle aerolinee. Una netta riduzione del costo del lavoro è perseguito sistematicamente in ogni ambito del settore aereo: aeroporti inclusi. E' un processo in corso e ancora alle prime fasi.
data inserimento: Giovedì 04 Dicembre 2014