In un ‘Italia in disfacimento politico, sociale e … idrogeologico, in cui tra “nostrani” e stranieri si fa a gara per mandarla definitivamente a picco, con piena coscienza del misfatto in fieri, c’è anche chi, proprio nel Governo, per somma incapacità ed ignoranza della res publica, s’inventa, con il “concerto” delle Regioni, qualcosa che è soltanto una “spending review all’incontrario” nel settore delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Risultato:- Nel “Libro della competitività internazionale 2013-2014” del World Economic Forum - WEF, tenutosi a Ginevra, l’Italia è classificata al 73mo posto nel mondo per la qualità percepita delle infrastrutture aeroportuali esistenti !
Questo è il peggior risultato nel settore nazionale del trasporto pubblico, che già totalmente non va affatto bene (eufemismo !), come è dimostrato da un ben preciso indicatore economico, che già pone il nostro disastrato Paese ben molti gradini al di sotto di quel 49mo posto in cui ci colloca l’indice di competitività globale.
Anche volendo rimanere nell’ambito esclusivamente europeo, nell’indice di qualità complessivo del settore aeroporti, vediamo che al 4° posto mondiale si colloca l’Olanda, al 7° la Svizzera, all’8° la Germania, al 10° la Francia e all’11° la Spagna. Nel settore della dotazione infrastrutturale non limitata agli aeroporti, la Spagna si piazza di gran lunga davanti all’Italia, per l’utilizzo intelligente (e senza “creste mafiose”) dei fondi elargiti dall’Europa, capacità dimostrata perfino dal Portogallo, il quale, ad esempio, per la qualità delle strade è quarta al mondo !
Quasi prevedibile e perfino intuibile che al primo posto, in tema aeroportuale, si trovi una piccola città-Stato come Singapore, hub aeroportuale considerato il migliore del mondo, poi un’isoletta come Hong Kong e quindi i ricchissimi Emirati Arabi.
Tornando all’Italia, essa risulta soltanto 53 mª per quanto riguarda l’intera dotazione infrastrutturale, 67 mª per i porti, 55 mª per le strade e 29 mª per le ferrovie !
Quanto proviene da questo rapporto ufficializzato a Ginevra dal WEF deve pesare come un macigno sulla coscienza di tutta la classe politica e dirigenziale italiana, ma in particolare su quella del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e di quello staff di ministeriali ora chiamati a definire il Piano Aeroportuale Nazionale – PAN, dopo gli incontri “interessati” avvenuti con le Regioni , come voluto dalla nostra “intoccabile” Carta Costituzionale.
Quella illustrata da questo rapporto del WEF ed interpretata dallo scrivente è la tragica realtà del sistema Paese in tema di Infrastrutture e Trasporti, per non parlare di produttività!
data inserimento: Giovedì 21 Novembre 2013