Nessun dubbio l'Airport Collaborative Decision Making (A-CDM) è una procedura operativa in grado di migliorare, accrescere l'efficienza operativa nel flusso di traffico in decollo ed in atterraggio. Attraverso un maggiore scambio di informazioni tra tutti gli operatori aeroportuali, ovvero handler, aerolinee, controllori del traffico aereo, CFMU- Central Flow Management Unit, il numero dei movimenti, nelle fasi di rullaggio pre e post decollo e atterraggio potranno essere incrementati.
Una ottimizzazione, efficienza e puntualità che dovrà essere adottata e risolta nell'ambito della safety operativa. Il flusso dei voli in atterraggio e di decollo potranno, inevitabilmente, aumentare il numero di movimenti massimi per ogni singola pista.
Un riscontro che, a fronte, della riduzione dei tempi di rullaggio, potrà determinare un minor impatto di emissioni gassose e acustiche nel contesto del sedime aeroportuale e nelle fasi in-volo.
Ma che, di fronte all'incremento dei voli per singola pista, determinerà, inevitabilmente, un aggravio dell'impatto complessivo sia nell'ambito del sedime aeroportuale quanto delle sequenze dei voli in decollo ed atterraggio.
Cosa fare, come valutare uno scenario che registra un “aumento” nel numero dei voli per ogni singola pista?
Quale potrebbe essere l'opzione “politica” dei Comitati aeroportuali che si sono posti i traguardi del rispetto dei limiti acustici e gassosi in vigore? Se non la diminuzione dell'impatto ambientale di un aeroporto?
La scelta è unica.
L'immediata convocazione delle Commissioni Aeroportuali con la richiesta di una aggiornata zonizzazione acustica in Lva, utilizzando il modello AEDT - Aviation Environmental Design Tool (software system that dynamically models aircraft performance in space and time to produce fuel burn, emissions and noise) - in grado di definire il reale impatto acustico e di quello gassoso.
Gli aeroporti coinvolti, al momento, sono Bergamo Orio al Serio, Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Napoli Capodichino.
Adesso l'iniziativa passa ad ENAC ed ai direttori degli aeroporti sopra indicati, con la convocazione delle rispettive Commissioni Aeroportuali e, utilizzando, finalmente, in maniera integrata, e con database condivisi, il modello che dal 2015 ha soppiantato l'obsoleto INM, predisponendo, anche grazie alla procedura A-CDM un rinnovato database del relativo algoritmo.
data inserimento: Giovedì 03 Dicembre 2020