Vicende e cronaca in chiaroscuro di uno scalo minore. A fine maggio 2014 il primo volo verso Milano decollato dall’aeroporto dei Parchi era partito con 30minuti di ritardo ma con solo due passeggeri a bordo. Il volo L’Aquila- Milano Malpensa della compagnia Twin Jet aveva venti posti disponibili. Il volo di ritorno invece ha registrato un solo passeggero. Il lancio dello scalo abruzzese, del nuovo aeroporto commerciale è stato deludente.
Pochi mesi addietro la cronaca giornalistica aveva riportato il caso di quattro persone indagate per abuso d’ufficio e falso nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'Aeroporto dei Parchi di Preturo (L’Aquila). La società Xpress si era aggiudicata l'esercenza dello scalo: un raggruppamento temporaneo di imprese costituite dalla Xpress srl e il Consorzio Innovative Solution Italy (Cisi).
La cronaca segnala anche sulle divergenze sorte tra ENAC in occasione dell’inaugurazione del nuovo scalo, inizialmente prevista il 29 settembre 2013 e avvenuta con la certificazione ENAC il 25 ottobre 2013 e con il primo volo il 19 dicembre: Ciampino-L’Aquila. Altre questioni hanno riguardato il posto di lavoro di 60 persone dello staff di gestione dello scalo. Due investigazioni sarebbero in corso. Una della procura della Repubblica, una portata avanti dalla Polizia e l’altra dei Carabinieri. Una per l’aggiudicazione della gestione alla società Xpress, l'altra relativa al piano di sviluppo dello scalo.
Un contesto operativo che dovrebbe inquadrarsi nel Piano Nazionale Aeroporti nel quale lo scalo dell'Abruzzo ha poche probabilità di vedersi assegnato un ruolo primario. A questi interrogativi ed incertezze si aggiunge n queste ultime ore una del tutto inattesa. Lo stoccaggio abusivo nel sottosuolo di rifiuti radioattivi. Sospetto o realtà?
Un intervento interforze non genericamente della Squadra Mobile, Vigili del Fuoco e Corpo forestale dello Stato, ma agenti del Nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato (Nipaf), la divisione dei Vigili del Fuoco specializzata in sostanze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche (Nbcr, ha avviato l'ispezione di una area, di un terreno per verificare l'esistenza di rifiuti di natura radioattiva interrati. La zona sarebbe attigua alla pista di volo.
Perché questa indagine? La società Xpress, secondo quanto riportato dal sito internet, tra le sue attività tratterebbe anche l'autorizzazione al trasporto di magneti, liquidi criogenici, esplosivi, corrosivi, infiammabili, sostanze infette, ossidanti, veleni, combustibili e munizioni, anche materiali radioattivi.
Possibile che questa costituisca l'unica motivazione dell'indagine in corso?
Secondo alcune testimonianze - riportano i media - esisterebbero documentazioni aeree, video e foto di scassi anomali del terreno in prossimità della pista di volo. Lavori non pianificati ufficialmente nel corso dei quali il personale avrebbe riportato malori ed escoriazioni alla pelle. Il dilemma delle infrastrutture aeroportuali associate all'esistenza di cave e discariche e altro limitrofe sembra davvero riservare infinite sorprese.
data inserimento: Sabato 28 Giugno 2014