Un volo ed uno striscione senza identità, sulla partenza e sulla destinazione. Lo scorso sabato 26 maggio un velivolo (ultraleggero??) è stato catapultato all'onore delle cronache giornalistiche. Se a terra alcuni cortei di protesta contro il Presidente Mario Monti che stava presenziando al giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza a Bergamo, ecco una manifestazione insolita.
Con uno striscione con la scritta "Basta Monti, basta tasse. Lega Nord" un velivolo (le cronache indicano un Piper??) ha sorvolato la città, più volte, con una operazione aerea quasi dannunziana.
Mancavano solo i volantini.
Sono proteste civili, del tutto ammissibili e compatibili in un sistema democratico. Quelle che vengono svolte a terra e quelle, magari più spettacolari e incisive come quelle aeree. Che assicurano un visibilità certa, continuata e documentabile.
Ma c'è un punto che occorrerebbe chiarire. Gli autori sono stati identificati? Come accade spesso per i manifestanti di terra. Il velivolo che ha sorvolato con successo brillante e scenografico da dove è partito? Su quale pista, aviosuperfice, campo di volo, privato e/o pubblico è rientrato?
Era stato autorizzato? Era, comunque, sotto controllo?
Ecco in un'epoca nel quale flotte di droni attraversano, spesso a bassa quota, città e periferie, in Europa, quanto altrove, come nelle zone sottoposte ad operazioni di esportazione di democrazia, è possibile che un ultraleggero e/o un velivolo di aviazione generale possa, senza un controllo preliminare (di terra, di sottosuolo, di mare e di aria) possa sorvolare manifestazioni pubbliche?
data inserimento: Giovedì 31 Maggio 2012