Tra risarcimenti e riscorsi, tra Cagliari Calcio, ENAC, Sogaer e pollo sultano. Dopo l'estensione laterale zona D si 1000 metri del Piano di Rischio ENAC i Comuni di sedime e/o dell'intorno aeroportuale sembrano tormentati da infinite contraddizioni. Tutela ai cittadini ed al territorio, da un lato, ma dall'altro in sofferenza per le scarse entrate per una operazione che incide direttamente sulle casse municipali.
Le edificazioni, le concessioni edilizie sono una risorsa straordinaria ma devono, dovranno essere sottoposte ai vincoli aeronautici conseguenti al Piano di Rischio ENAC.
Cosa accade se il Cagliari Calcio vuole insediare un nuovo stadio in prossimità delle pista di Elmas?
Un ricorso al Tar con un eventuale risarcimento danni per 24 milioni di euro in caso di mancata concessione. Il Comune di Elmas con la variante al Piano urbanistico comunale votata dal Consiglio comunale in marzo 2012 con l'adozione del Piano di rischio aeroportuale non escludeva l'insediamento?
La scorsa settimana tuttavia ecco l'esito di altri due ricorsi al TAR, uno presentato da Enac e Camera di Commercio contro una ipotesi di variante al Piano urbanistico comunale che avrebbe consentito la costruzione del nuovo stadio di calcio.
L'area di Santa Caterina, nei pressi della pista, non ha, tuttavia, ottenuto la sospensiva al piano urbanistico, rinviando tutto alla decisione sul merito che sarà presa nell'udienza fissata per il 26 giugno 2013
Probabilmente ENAC e Camera di Commercio potranno impugnare l'ultima delibera del TAR ma ecco manifestarsi un'ulteriore riscorso al TAR. Stavolta è stato presentato dalla Sogaer, società di gestione aeroportuale. Il nuovo contenzioso ruota sulla presenza ed annesso rischio derivato dal "pollo sultano".
Una specie di volatile stanziale sulla laguna prospiciente e che rappresenta un rischio impatto volatili, una costante minaccia per i voli sulla pista di ELMAS.
L'area attigua alla pista, infatti è zona rifugio e nidificazione del Porfirione o Talera o Galline sultane, Porphyrio (Brisson), protette da una direttiva UE e, comunque, manifesta una convivenza che renderebbe inevitabile una pronta adozione del Piano di rischio ENAC. Contraddizioni simili sembrerebbero rigaurdare tanti altri scali.
data inserimento: Domenica 29 Luglio 2012