In attesa del piano Nazionale Aeroporti il TAR e il Consiglio di Stato sono arbitri del sistema degli scali del Belpaese. Il controllo degli scali di Brescia - Montichiari e di Verona Catullo sarà decisa da un TAR. A seguire il Consiglio di Stato, probabilmente, dopo essere coinvolto, assumerà l'ennesima sentenza.
E' mai possibile che la gestione di uno o più scali debba trovare soluzione dopo contenziosi prolungati, estenuanti, nei tribunali della Repubblica? Le operazioni di acquisizione di quote di scali aerei e del controllo totale delle società di gestione aeroportuali perché non sono regolati dalla normativa Europea?
L'odierna battaglia tra gestori aeroportuali - siano essi a controllo pubblico e/o privato - perché non è regolata dalle prescritte "gare pubbliche"? Diventa naturale quindi che, investiti dalla problematica da riscorsi al TAR, le sentenze possano annullare e/o azzerare accordi privatistici tra partecipate pubbliche (comunali-provinciali-regionali e altro - e la questione debba riprendere da zero. Con evidenti ripercussioni sulle gestioni aeroportuali, sulle strategie aziendali e sulle prospettive di uno scalo che dovrebbe essere identificato nel Piano Nazionale Aeroporti (PNA).
Un PNA che, tuttavia, non è stato ancora deliberato e autorizzato: con evidenti ricadute sulle strategie aeroportuali, fusioni, acquisizioni e ricadute sull'economia di un territorio. Le implicazioni delle "politiche" di acquisizione e gestione aeroportuali, in sostanza, riflettono uno stato di crisi di prospettive reali.
data inserimento: Martedì 20 Gennaio 2015