Una interrogazione per passare da 14 voli/ora a 28, ma senza alcun riscontro sulla V.I.A. Sono ancora aperti i fascicoli aperti sulla Valutazione Impatto Ambientale riguardante l'aeroporto di Verona Catullo? Uno alla UE ed uno in Procura? I riscontri dei media riferiscono tuttavia, come a fronte di queste imprescindibili procedure al fine di verificare - preliminarmente - la compatibilità e sostenibilità del territorio e dell'ambiente al potenziamento dei voli (mai interrotto nonostante la mancanza della VIA) sia invece puntuale ed incessante la mobilitazione per aumentare i voli.
Tanta alacrità per raddoppiare i voli non dovrebbe almeno confrontarsi con una sensibilità ambientale?
Ma era già avvenuto. Con l'interpellanza urgente 2 - 01772 presentata da Alessandro Montagnoli martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728 . Lo spazio aereo CTR Verona sarebbe stata trasferita ad Enav, con il passaggio della torre di controllo dell'aeroporto Valerio Catullo di Verona dall'aeronautica militare ad ENAV solo a partire dai gennaio 2013, con un servizio di torre di controllo sarà disponibile solamente per 12 ore giornaliere contro le 24 precedenti. Ma ancora oggi la questione non sembrerebbe risolta se con l'interrogazione a risposta scritta 4-01375 presentato da D'Arienzo Vincenzo, 23 luglio 2013, seduta n. 58 si sostiene:
Al Ministro della difesa. — Per sapere –
premesso che:
nel corso dell'audizione in Commissione Difesa del generale di squadra aerea, Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare avvenuta il 26 giugno 2013, è emerso che l'Aeronautica militare sta completando il passaggio all'ENAV del servizio di navigazione aerea di Verona, aeroporto Valerio Catullo; il tema della torre di controllo in questione è determinante per lo sviluppo futuro dello scalo. Infatti, l'attuale controllo «militare» consente solo 14 voli/ora, mentre con il personale di ENAV si potrebbe raddoppiare il traffico/ora e, così, aumentare il traffico aereo;
nel recentissimo piano industriale presentato dalla società di gestione, non risultano passaggi significativi su questo tema, se non l'obiettivo, ovviamente condivisibile, di determinare un aeroporto completamente nuovo con 6 milioni di passeggeri. Non sfugge come la criticità in questione potrebbe seriamente limitare la meta auspicata –: quali siano lo stato attuale del rapporto tra l'ENAV e l'aeronautica militare relativo al trasferimento del controllo della navigazione aerea dell'aeroporto Catullo di Verona dall'Aeronautica militare all'ENAV, nonché gli eventuali interventi di armonizzazione tecnica tra i diversi strumenti di controllo nonché i presunti costi.
Nel frattempo, a fronte di un quadro di tutele ambientali ed ai cittadini che tardano a realizzarsi (VIA, VAS, Piano di Rischio, Rischio terzi e isorischio) i media riportano le operazioni in corso, da parte del fondo F2i di Vito Gamberale e della Save di Enrico Marchi di allargare il controllo su altri scali. tra cui anche il Verona Catullo. Le difficoltà nel rifinanziare i voli e di ricapitalizzare le perdite dei gestori aeroportuali partecipati dalle amministrazione pubbliche, in epoca di spending review, rende particolarmente attraenti.
Probabilmente anche, o sopratutto, con Valutazione di Impatto Ambientale in corso d'opera ed imminente raddoppio orario della capacità/pista.
data inserimento: Giovedì 25 Luglio 2013