Altro hangar-capannone, comunque dopo certificazione ENAC! Il progetto avviato nel 2011 ha insediato l’azienda slovena Pipistrel nell’immediato – dopo il recinto? - dell’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia – costruito nel lontano 2011 – in un primo hangar di circa 10mila metri quadri. Stimando l’attività di 200 posti di lavoro e la produzione del Pipistrel e del Panthera. Ma solo dopo cinque anni lo “stabilimento” ha potuto essere inaugurato.
Ancora nel 2018, tuttavia, l’attività non è ancora al regime di produzione programmato. I media segnalano, tra l’altro, l’intenzione della “Rotor Ukraine” di insediare un centro di addestramento per piloti e ingegneri meccanici, dell’Istituto Malignani di Udine per insediare attività aerea dei “piloti” della stessa scuola udinese e l’intenzione di proporre due per la gestione degli hangar spazi esistenti.
Lo scorso mese lo stesso Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, accolto avrebbe sostenuto come “questa fabbrica è un esempio di competenza e innovazione”, e sottoporre il programma di costruire con Uber la costruzione dei “taxi volanti”.
La “Pipistrel” nel suo programma produrrebbe 15-17 velivoli/mese con la possibilità di insediare altri modelli in relazione alla costruzione di un ulteriore hangar di 4000 metri.
La Camera di Commercio Venezia Giulia sarebbe interessata al ri-lancio del Polo Aeronautico all’interno (?) dello scalo goriziano dal “Duca d’Aosta”. Con il finanziamento di oltre 310 mila/euro, equivalente a circa il 10% di oltre 3 milioni di euro complessivi. Ma la storica infrastruttura goriziana di 103 ettari di sedime con la pista 04/22 di 890x60 metri, la 09/27 di 1100x60metri e la 04/22 di 700x80 metri, dopo la revisione del Codice di navigazione del 2005, con gli Art. 707 e Art. 715 hanno regolamentato misure di tutela con piani di salvaguardia per la popolazione insediata e/o il carico antropico in genere.
L’art. 707 stabilisce che: “Nelle direzioni di atterraggio e decollo possono essere autorizzate opere o attività
compatibili con gli appositi piani di rischio, che i comuni territorialmente competenti adottano, anche sulla
base delle eventuali direttive regionali, nel rispetto del regolamento dell'ENAC sulla costruzione e gestione
degli aeroporti, di attuazione dell'Annesso XIV ICAO”. L’art. 715 invece afferma: “Al fine di ridurre il rischio
derivante dalle attività aeronautiche alle comunità presenti sul territorio limitrofo agli aeroporti, l'ENAC individua gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione dell'impatto di rischio. Nell'esercizio delle proprie
funzioni di pianificazione e gestione del territorio, i comuni interessati tengono conto della valutazione di cui al primo comma.” Lo stesso articolo 707 determina, pertanto, i Piani di Rischio basati su zone di tutela con forma geometrica, indipendentemente dalla dimensione della pista di volo e dal volume di traffico aereo. Ebbene la localizzazione dell’hangar inaugurato nel 2016 sembrerebbe non aver adeguatamente valutato tale articolo del CdN.
Il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti dell’ENAC stabilisce quali tipologie di edificazioni e attività siano ammissibili a livello di regolamento urbanistico nelle zone di tutela di tipo A, B e C e D. Le aree di tutela di forma geometrica dei Piani di Rischio non sono basate su un approccio quantitativo al calcolo del rischio individuale, ma solo qualitativo. Il rischio individuale può essere invece calcolato in modo quantitativo seguendo la metodologia definita dall’ENAC in relazione all’art. 715.
L’interrogativo da porsi rimanda alla predisposizione e delibera del Piano di Rischio da parte del Comune di Gorizia e dalla eventuale autorizzazione emanata da ENAC. Comune ed ENAC hanno ottemperato? Anche in relazione alla localizzazione “confinaria”, con la Slovenia, da parte di un hangar progettato nel 2011 ed inaugurato nel 2016, perciò dopo l’aggiornamento degli Art. 707 e 715 del CdN. Anche il nuovo insediamento di un hangar di circa 4000 metri, non potrà che, inevitabilmente, essere sottoposto alla medesima procedura da parte dello stesso Comune di Gorizia e di ENAC.
data inserimento: Lunedì 05 Marzo 2018