Ancora uno scalo in crisi di bilancio e di risultati. Lo scalo di Crotone è uno dei 46 aeroporti civili/commerciali designati dal Piano Nazionale Aeroporti e la sua localizzazione nel bacino di traffico lo pone tra gli "altri scali". Non è stato incluso tra quelli Core Network Ten-T e neppure tra i Comprehensive Network. E' un aeroporto di servizio, di interesse locale? Dopo essere stato inserito nel bacino di traffico della Calabria dove Lamezia è identificato come scalo strategico, con Reggio Calabria, Crotone è invece ritenuto di "interesse nazionale".
In attesa che l’aeroporto sia in grado da un lato di "esercitare un ruolo ben definito all'interno del bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo e che l’aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche a tendere, purché in un arco temporale ragionevole" nei giorni scorsi il Tribunale Civile di Crotone ha dichiarato inammissibile la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla Sant'Anna spa, la società che gestisce l’omonimo scalo aeroportuale.
Non si conoscono le motivazione che hanno indotto i giudici a dichiarare il fallimento della società di gestione. La questione è stata portata all'attenzione dell'opinione pubblica anche dalla seguente interrogazione al Governo di Roma.
Interrogazione a risposta orale
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro delle Infrastrutture
Premesso che
Il tribunale ha rigettato la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla società che gestisce l'aeroporto Sant'Anna di Crotone dichiarandone il fallimento;
Che negli ultimi cinque mesi e con soli tre voli al giorno l'aeroporto ha gestito Centotrentamila passeggeri;
Che tale aeroporto copre un bacino di utenza sufficientemente ampio, ma soprattutto estremamente disagiato nei collegamenti;
Che tale situazione rende necessari provvedimenti immediati
Si chiede che
Non venga revocata dall'Enac la licenza per la gestione dei servizi aeroportuali alla società Sant'Anna sino all'individuazione di una nuova soluzione che scongiuri la sospensione dei servizi dell'aeroporto;
Come negli aeroporti d'interesse nazionale l'onere per i servizi di gestione della Torre di controllo sia
sostenuto dallo Stato e non dalla Regione, con relativa modifica della convenzione con l'Enac che si trasformerebbe in non onerosa;
Vengano con immediatezza effettuati tutti gli adempimenti necessari volti al funzionamento dell'aeroporto stesso e dei servizi di spostamento offerti ai cittadini.
Jole Santelli
Roberto Occhiuto
Giuseppe Galati
data inserimento: Martedì 28 Aprile 2015