Mettere in sicurezza Orio al Serio: senza deroghe! Il sistema aviation del Belpaese, ovvero la rete degli aeroporti, delle aerolinee e tanto altro, dovrebbe, finalmente, essere analizzato, commentato ed argomentato senza nessuna retorica patriottica.
Facile a dirsi, quando la realtà appare ben diversa.
Una valutazione che potrà, prima o poi, essere fatta!
Al momento, salvo alcuni soggetti specifici, e Aerohabitat si autocolloca tra di questi, raramente è avvenuto e avviene. Prendiamo ad esempio Orio al Serio.
Uno scalo in continua ed incessante crescita. Nei movimenti quotidiani ed annuali. Destinato a diventare il promo scalo dopo Fiumicino e Malpensa. Ma anche un sedime affiancato alla viabilità dell'autostrada A4: la più trafficata del Belpaese. Con il centro storico di Orio al Serio in fondo pista 28.
Con evidenti interrogativi riguardanti non solo al Piano del Rischio, ma sopratutto adottare senza deroghe e senza indugi l'art. 715: il risk assessment.
Uno strumento indispensabile per verificare il livello di sicurezza dello scalo. Con un target che potrebbe vincolare, se non ridimensionare la crescita di Orio al Serio.
Una problematica aggiuntiva concerne l'ubicazione dei depositi di carburante avio. Localizzati tra l'autostrada ed il parcheggio degli aeromobili. In prossimità dell'aerostazione. Nella zona D laterale del Piano di Rischio.
Ebbene ecco uno stralcio ufficiale delle dimensioni e lo stoccaggio di carburante avio.
Lo Studio di Impatto Ambientale proposto da SACBO nel 2002, al paragrafo 8,1 Elementi di rischio a terra riporta:
"Il sistema di stoccaggio e approvvigionamento di carburante è costituito da un'area "petrolieri" localizzata a distanza che viene definita nello studio "di sicurezza da edifici ed infrastrutture" nella quale si trovano 10 serbatoi interrati, per una capienza complessiva di circa 650 m cubi di prodotti, di cui 600 di petrolio avio; nello scenario di piena attuazione del piano di sviluppo si prevede sostanzialmente un raddoppio di queste dotazioni, che verranno localizzate presso la zona merci.
...Tenendo conto delle procedure che regolano le operazioni e dei relativi sistemi di sicurezza l'eventualità che si verifichino sversamenti accidentali è valutata come estremamente bassa.
Considerando l'operazione più frequente, cioè il rifornimento degli aerei, nello scenario di massimo sviluppo (188 movimenti/giorno, cioè 94 aerei che utilizzano lo scalo) e nell'ipotesi più svantaggiosa (tutti gli aerei debbono rifornirsi di carburante), con una probabilità di sversamento accidentale grave una su un milione (ordine di grandezza derivato dalle analisi condotte per Malpensa 2000, si avrebbero circa 34mila operazioni con una probabilità di un sversamento ogni 30anni. La probabilità di incendio grave diminuisce ulteriormente considerando che il suo innesco può avvenire solo in presenza di ulteriori fattori (condizioni particolari di infiammabilità del cherosene).
...Tenendo conto che, normalmente, le operazioni di rifornimento vengono eseguite in assenza di passeggeri e lontano da zone da essi frequentate, "è ragionevole affermare che effetti letali o gravi possono riguardare esclusivamente gli operatori localizzati nelle vicinanze della zona d'incidente".
data inserimento: Martedì 24 Aprile 2012