Quali saranno le SWY, RESA, CGA, CWY, Strip e CGA e la zone C/D del Piano di rischio e le curve di isorischio? E pensare che il "Contratto di Programma ENAC-ADR 2012/2021 – Documento tecnico pluriennale" nell'elenco degli interventi riportava: "ADR prevede la riconfigurazione di Ciampino come “city Airport”, entro il 2021, con chiusura a partire da settembre 2019 per effettuare importanti lavori di riqualifica delle infrastrutture di volo. La chiusura prevista al 2019 è conseguente alla delocalizzazione del traffico sul nuovo aeroporto di Viterbo, la cui entrata in esercizio è prevista per settembre 2019."
Se, inoltre ricordiamo come nel convegno "Gli aeroporti" a cura di Paola Monti - Le Infrastrutture in Italia: dotazione, realizzazione, programmazione Università Bocconi, Milano (23 gennaio 2012 - Eurosistema Banca d'Italia) rilevava anche come: "In prospettiva, l’ampliamento di molti scali rischia di essere ostacolato da incompatibilità ambientale o dalla mancanza di spazi nel sedime aeroportuale (One Works et al.)" non può che meravigliare quanto accade all'aeroporto GB Pastine di Ciampino.
Alla fine, invece, lo scalo della Capitale, quello dei voli di aviazione generale, dei militari-ministeriali e delle low cost chiuderà per "lavori" solo per nove giorni, dal lunedì 24 settembre al 2 ottobre. Il traffico dei voli sarà traslocato nel vicino scalo di Fiumicino che incrementerà di circa 150/ movimenti aerei giornalieri - tra arrivi e partenze - ovvero la quota quotidiana del GB Pastine.
Ma quali saranno questi lavori? Le informative di stampa annunciano il rifacimento della pista ma in cosa consiste tale intervento?
Lo scorso 19 luglio 2016, durante un Consiglio Comunale di Ciampino, il sindaco aveva genericamente anticipato la notizia con un "devono rifare la pista". Il Comitato di Ciampino in una nota aveva rilevato:
"AdR e ENAC continuano a potenziare Ciampino ignorando le Norme. È particolarmente grave che questa ulteriore sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale avvenga mentre, presso il Ministero dell’Ambiente, è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) su un progetto, presentato da ENAC e AdR, che non contiene alcuna documentazione su queste nuove opere".
Ufficialmente si parla di "esecuzione di interventi di manutenzione sulla pavimentazione, che saranno eseguiti h24 7 giorni su 7 h24, su alcune parti della pista di volo dei raccordi e della via di rullaggio".
Ma gli interrogativi non mancano: le opere riguarderanno le attuali dimensioni-layout di pista e rullaggi e raccordi e/o di nuove realizzazioni. magari modificando le caratteristiche fisiche della stessa pista e degli spazi laterali e longitudinali per "migliorare" i livelli di safety operativi?
E' forse interessata la riqualifica strutturale della pista dovuto allo spessore originale dei terreni, al loro cedimento e alla sostituzione con materiali del sottosuolo con altri aventi caratteristiche consolidate al fine di rifare il profilo stratigrafico sottostante.
Alcuni anni orsono lo studio "Atlante degli aeroporti italiani" One Works, Nomisma, KPMG nello spazio riservato allo scalo di Ciampino, fra l'altro riportava.
"Le problematiche di inquinamento acustico e la saturazione della capacità delle infrastrutture impongono oramai da tempo ad avviare il processo di localizzazione di Ciampino, e suggeriscono la trasformazione del ruolo dello scalo in city airport, con tratte principalmente domestiche, per un’utenza di nicchia, con orario di apertura dello scalo ridotto rispetto all’attuale...
Il limite dell’aeroporto deriva dalla sua collocazione all’interno della conurbazione metropolitana di Roma, in un area che, tra il 1960 e il 1980, ha raggiunto la sua massima espansione urbanistica, grazie anche a macroscopici fenomeni di abusivismo edilizio (successivamente condonati), che hanno consentito di realizzare l’edificato quasi a ridosso della pista di volo. Non solo limiti fisici all’espansione, ma anche forti riduzioni dovute all’inquinamento acustico prodotto nelle zone residenziali, limitano il numero di voli giornalieri da e per lo scalo...Nel marzo 2009 il Cristal (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo), ha presentato i risultati di una simulazione dalla quale è emerso che il numero massimo di movimenti aerei giornalieri compatibili con la tutela della salute dei cittadini sarebbe pari a 60, a fronte dei 162 medi attuali. Tale studio del Cristal, includendo anche una parte di voli in fascia notturna, è tuttavia soltanto uno dei possibili scenari di riconfigurazione dell’aeroporto. Nella risoluzione della problematica bisognerà inoltre tenere conto anche delle necessità delle compagnie aeree operanti sullo scalo che non ammetterebbero restrizioni operative sullo scalo".
Le prospettive di potenziamento delle operazioni di volo sulla pista della Capitale devono comunque essere contemplate con "le normative in vigore correlate con:
- Gli artt. 707 e 715 del Decreto Legislativo n°96 del 9 maggio 2005 – Nuovo Codice della Navigazione, Revisione della Parte Aeronautica, poi modificato ed integrato dal Decreto legislativo n. 151 del 15 marzo 2006;
- ENAC – Circolare APT-33 “Piani di rischio previsti dall’art. 707 del Codice della Navigazione” del 30/08/2010;
- ENAC – Policy di attuazione dell’art. 715 del Codice della Navigazione;
- ENAC – “Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti”, Cap. 9 – Par. 6, aggiornato all’emendamento 8 del 21/12/2011.
L’Aeroporto di Roma-Ciampino dovrebbe, anche, rientrare tra di quelli identificati da ENAC, per l'elaborazione del rischio terzi, il risk assessment da sottoporre alla verifica e coordinamento con i Comuni di Roma, Ciampino e Marino. Verificando il carico antropico esistente e quello massimo accettabile, residenziale e non. La volumetria esistente e quella massima consentita.
data inserimento: Lunedì 12 Settembre 2016