Come regolarsi tra il Carico antropico (Ca), per funzioni di tipo residenziale e l’Indice di affollamento (Ia), per tutte le altre tipologie di funzioni, compresi i servizi e le attrezzature pubbliche e di uso pubblico?
Per quanto riguarda gli indici di edificabilità, quale “politica del territorio” hanno e/o avrebbero dovuto contemplare/adottare i Sindaci dei Comuni aeroportuali e non interessati?
Ecco il punto chiave. Quello che delinea una reale predisposizione, ancorché a posteriori, della salvaguardia del territorio, della tutela della comunità dei cittadini residenti e di passaggio.
La sicurezza (safety) delle operazioni di volo, nel contesto dell'Art. 707 e 715 del Codice della Navigazione e delle limitazioni ostacoli (ICAO), ovvero delle fasi di avvicinamento, atterraggio, decollo e riattaccata, sono invece compiti che spettano alle autorità aeronautiche designate a tali compiti.
L'ultima versione del Piano di Rischio Aeroportuale, adottato nel Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti, inquadra anche le zone di tutela e le aree relative al third party risk assessment-curve di isorischio.
Quali disposizioni e prescrizioni, nel contesto della pianificazione generale, “particolareggiata o attuativa per le quali si evidenziassero elementi di discordanza con le presenti norme”, devono essere, comunque adottate?
Certo qualora l'attività di un aeroporto risultasse inquadrato in un masterplan superato, magari senza una adeguata Valutazione di Impatto Ambientale, senza una Valutazione di Impatto Strategica, senza un Piano di Governo del Territorio e magari senza uno scenario di rischio terzi, ovvero di curve di isorischio attuale e futuro, la stessa certificazione aeroportuale non potrebbe risultare compromessa. Leggi “Certificazione/conversione ai sensi del Regolamento (UE) n. 139/2014” e “Certificazione ai sensi del Regolamento ENAC per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti (RCEA)”.
data inserimento: Sabato 11 Gennaio 2020