Sono stati davvero incrementati ed adeguati i limiti e confini delle "zone di rispetto"? E' un provvedimento previsto, è il target conclusivo di tutti gli scali aerei del BelPaese secondo quanto disposto per l'operato della Commissione Aeroportuale istituita ai sensi dell’art. 5 del DM 31/10/97 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale” che ha come obiettivo la definizione della zonizzazione.
Una misura che dovrebbe essere aggiornata ogni biennio e/o in corrispondenza di significativi incrementi del traffico aereo, quindi in relazione alle variazioni e/o spostamenti territoriali dell'impatto acustico di un aeroporto.
Avviene? Le mappe e conseguentemente anche la zonizzazione sono realmente sottoposte a questi up-to-date delle emissioni sonore generate a terra ed il volo entro e fuori dal sedime di uno scalo?
Si spera, anche se è difficile essere ottimisti e convincersi che la prevalenza degli aeroporti disponga di mappe/zonizzazioni acustiche in regola.
In questi giorni tuttavia i medi danno notizia che l'ENAC ha segnalato come laCommissione Aeroportuale di Torino ha approvato l'estensione e i confini delle "zone di rispetto" dell'aeroporto, ovvero la cosiddetta zonizzazione acustica.
Questo non significa forse che le precedenti "zone" sono risultate incrementate?
La nota diffusa riferisce come:
"La Commissione che ha approvato la zonizzazione e' presieduta dal direttore aeroportuale dell'Enac ed e' composta da rappresentanti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dellaRegione Piemonte, della Provincia di Torino, dei Comuni di Caselle Torinese, San Maurizio Canavese e San Francesco al Campo, dei vettori che operano sullo scalo, dell'Arpa Piemonte, dell'Enav e del gestoreaeroportuale Sagat S.p.A.".
Presso l'aeroporto di Torino Caselle la Sagat, società di gestione controlla un Sistema di Monitoraggio del Rumore Aeroportuale composto da 8 centraline fisse più una mobile e da un sistema informatico per l’elaborazione delle misure acustiche e correlazione con i tracciati radar.
Il corretto funzionamento di tale sistema assicura il rilevamento del rumore generato dagli aeromobili in arrivo e partenza sull’Aeroporto. Un monitoraggio quotidiano, nell'arco delle 24ore, essenziale ma che non verifica il livello acustico e la correttezza della zonizzazione acustica appena deliberata.
E' altro.
La zonizzazione acustica che ha determinato le fasce/zone A, B e C è (dovrebbe) essere il risultato della modelizzazione acustica matematica INM. Una mappatura definita da input meteo, aeronautici e altro che viene tuttavia determinata dal traffico aereo ipotizzato.
Aerohabitat sta cercando di ottenere la documentazione, il report, conclusivo della zonizzazzione al fine di verificare che lo sviluppo del traffico aereo sullo scalo sia compatibile con il clima acustico sull’intorno aeroportuale. L'interrogativo , infatti, è che la zonizzazione deliberata non abbia stimato adeguatamente i volumi di traffico del 2012. Non abbia identificato le previsioni dei voli nel breve periodo, ad esempio al 2015. Una carenza di modelizzazione che potrebbe inficiare, rendendo del tutto sottostimato, l'impatto sonoro e quindi la stessa "ultima" zonizzazione di Torino Caselle.
data inserimento: Sabato 19 Gennaio 2013