Responsabile sarebbe un Boeing 737 Ryanair. La vicenda è lontana, è accaduto nel 2009 anche se siamo ancora al primo grado di giudizio. Sei sette anni perché la giustizia – almeno su queste tematiche aeroportuali – possa pronunciarsi su questione che sono stranote e sulle quali – vedi Gran Bretagna - sono gli stessi gestori aeroportuali ad aver predisposto e attivato squadre di intervento (task force) per interventi in caso di basso sorvolo e vortex strike, ripristino dell’integrità del tetto e risarcimento del danno sopportato da privato. Nella circostanza l’evento era accaduto durante l’atterraggio sulla pista 07 di Treviso-Canova nel sorvolo di casseggiati del Comune di Quinto di Treviso. La denuncia del proprietario dell’immobile danneggiato era stata immediata e determinata: a seguito del sollevamento di parte del tetto di una abitazione.
La denuncia scattata aveva riguardato un volo della aerolinea low-cost Ryanair. Una perizia tecnica ha accompagnato l’iniziativa che ha portato alla sentenza di primo grado n. 381 del 17 febbraio 2017 del Tribunale di Treviso. Le criticità associate al sorvolo in atterraggio e in decollo sono quotidiane al punto che anche recentemente il "Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso" avrebbe inoltrato un esposto alla procura della Repubblica – sottoscritto da 1100 cittadini – al fine di segnalare «le irregolarità legate alla gestione dell'aeroporto Canova» e rimarcando, neanche farlo apposta, gli episodi di "vortex strike" che avevano causato, anche in passato, ingenti danni alle coperture delle abitazioni e sino ad ora mai risarciti.
La sentenza del Tribunale ha condannato la Ryanair al risarcimento dei danni. Tra danni e spese legali e affini la somma complessiva è di circa 25 mila euro: la stessa aerolinea low cost ha fatto ricorso in Appello e bisognerà attendere le risultanze. Ma cosa ne dice a riguardo il gestore aeroportuale AERTRE (SAVE)? Altrove è il gestore aeroportuale che, consapevole delle eventuali ricadute dei bassi sorvoli sui caseggiati, almeno all’estero interviene, ripara e paga danni? Senza che il “privato” debba intraprendere una lunga, costosa ed estenuante, vertenza giudiziaria.
data inserimento: Giovedì 18 Maggio 2017