Uno stato di allerta e operazioni di volo del tutto inconsuete in FVG. Ma il volo in formazione con quattro velivoli e/a vista, è, forse, una procedura operativa compatibile con la normativa internazionale transfrontaliera e di quella prevista dalla Comunità Europea?
Nel tardo pomeriggio di martedì 26 Settembre (dopo ore 18.00 locali) il lancio di mayday in inglese (su quale frequenza?) da parte di un pilota in volo ha messo in allarme lo spazio aereo del Friuli Venezia Giulia.
Coinvolta e protagonista una pattuglia di quattro velivoli autogiro provenienti dalla Repubblica Ceca con destinazione una qualche – ignorata - località del Belpaese. La pianificazione del volo collettivo è stata interrotta dal “mayday” che dichiarava, nel contempo, una emergenza nel carburante imbarcato e un incidente tra due dei quattro autogiro. Non avrebbero avuto a bordo abbastanza carburante a raggiungere la destinazione prevista, anche se al momento ancora non nota. Probabilmente, inoltre, nel corso del volo in formazione due di essi si sono toccati in qualche fase del volo.
Le informative a riguardo, a 24 ore degli eventi, sono ancora imprecise anche se sono avvenuti atterraggi su piste diverse per i quattro ultraleggeri. Uno è atterrato sulla pista di Campoformido, altro all’aviosuperficie di San Mauro di Premariacco, in provincia di Udine. Vigili del fuoco, commissariato di polizia di Cividale e 118 hanno cercato di inquadrare una realtà operativa in corso in frangenti critici e senza adeguate informative. Un terzo velivolo, con feriti minori, sarebbe invece atterrato in Slovenia, mentre del quarto non ci sono registrate notizie circostanziate. Anche dopo 24ore. Non si hanno avuto, comunque, notizie di danni e infortuni a mezzi e restanti piloti imbarcati. Probabilmente i quattro autogiro avevano a bordo due persone l’uno.
data inserimento: Mercoledì 27 Settembre 2017