Perché non su una pista di una aerobase militare? Le notizie sono sempre scarne e, difficilmente, saranno rese del tutto trasparenti. Almeno questa è una tradizione informativa associata agli incidenti militari. A quando una conferenza stampa specifica - dal vivo - e con la possibilità di fare domande ed avere risposte coerenti e soddisfacenti?
Dell'atterraggio di emergenza sulla pista di Caselle (quale, sull'orientamento sud o nord?) non si conosce più di tanto. Intorno alle 08.00 del mattino - con un traffico aereo esiguo - un caccia F-16 Fighting Falcon sarebbe atterrato per problemi idraulici. Il caccia F16 sarebbe del 480° squadrone caccia di stanza nella base americana di Spangdahlem, in Germania. Probabilmente volava in coppia - un altro F 16 avrebbe accompagnato il velivolo nella sequenza di atterraggio - e dopo aver sorvolato a bassissima quota gli edifici - sostengono alcune testimonianze -, inferiori a quelle usuali in avvicinamento ed atterraggio.
Il caccia si sarebbe fermato sulla pista obbligando la chiusura dello scalo per circa 60 minuti: il tempo della sua rimozione. Non si hanno altre notizie sul pilota o sui piloti del volo.
Gli interrogativi da porsi sono i seguenti:
- l'ATC di Caselle e la torre di controllo erano informati o l'atterraggio è stato a vista e senza autorizzazione?
- l'avaria era della massima emergenza e l'atterraggio su una pista militare era impraticabile?
- per quale ragione l'opzione della pista militare è stata esclusa?
- dove operava il volo militare?
- era una missione autorizzata e notificata dai NOTAM?
- quale avaria era stata segnalata?
- quale procedura adottano i voli militari italiani, NATO e USAF quanto sono in avaria e in emergenza?
Qualcuno potrà mai rispondere?
data inserimento: Venerdì 08 Agosto 2014