In decollo avvengono circa il 60% dei casi; intorno al 35% in atterraggio! Nella maggioranza dei casi di impatto tra aeromobili e wildlife riguarda l'impatto tra singoli e/o stormi di volatili ma, in Italia, non mancano anche incontri ravvicinati lepri, conigli, volpi e altri quadrupedi.
Altrove invece si parla anche di incidenti con fuoripista in atterraggio e in decollo anche con cinghiali e canguri. In un caso recente, 4 dicembre 2015, un velivolo De Havilland Dash 8-400, della Spicejet, immatricolato VT-SUC, impiegato sul volo SG-2458 da Mumbai a Jabalpur (India) con 49 passeggeri e 4 membri di equipaggio, verso le 19.30 della sera in atterraggio si è scontrato con un branco di circa 30-40 cinghiali. L'aeromobile è finito fuori pista per il cedimento del ruotino anteriore e del carrello sinistro. Non sono state registrate conseguenze per gli occupanti del volo, sostanziali danni anche alla fusoliera: l'aeromobile ha arrestato la sua corsa in un prato laterale. Il peso medio di un cinghiale indiano adulto è di circa 90-136 kg, la massa/volume di un singolo esemplare raggiunge una altezza di circa 91 cm.
Il secondo caso è invece è del 4 settembre 2015.
Un velivolo Swearingen SA-227 Metro III della Toll Aviation, immatricolato VH-HPE in volo come cargo TFX-110 da Brisbane,QL a Thangool,QL (Australia) con due membri di equipaggio in atterraggio sulla pista 28 di Thangool si è scontrato con un canguro alla velocità di circa 80 nodi. Nessun ferito a bordo e danni sostanziali all'aeromobile e al propulsore di destra.
In quest'ultimo incidente l'inchiesta - rapidamente conclusa con la presentazione di un Final report - ha sommariamente sintetizzato la problematica:
"Occurrences involving aircraft striking wildlife, particularly birds, are the most common occurrences reported to the ATSB. They are a significant economic risk for aerodrome and airline operators as well as a potential safety risk".
data inserimento: Giovedì 24 Dicembre 2015