Area ATA del Comune di Caselle Torinese, una controversa "opera"! Ma é indispensabile proporre, innanzitutto, il seguente interrogativo: il "Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti" ENAC per quanto riguarda la redazione del piano di rischio impone l'adozione per nuovi insediamenti, fermo restando il mantenimento delle edificazioni e delle attività esistenti sul territorio e quindi dei volumi delle costruzioni esistenti e, probabilmente, di quelle previste e/o deliberati dalle Giunte Comunali perciò anche quelle "costruzioni con il carico antropico rilevante" futuri, ammissibili quindi perché pianificati prima dell'entrata in vigore dello stesso Piano di Rischio ENAC.
Questa storia parte nel gennaio 2011 con l'approvazione della varante del Piano Regolatore del Comune di Caselle Torinese scatta l'iter per l'insediamento delle aree ATA (Area Terziaria Aeroportuale). L'obiettivo era l'edificazione per le Olimpiadi Invernali del 2006. La vicenda è tuttavia ancora al punto di partenza anche se lo scorso giugno 2016, è stata approvata una conclusiva delibera per la realizzazione del mega centro commerciale all'aeroporto Sandro Pertini.
Con la Variante strutturale n. 1 al Piano Regolatore Generale Comunale, probabilmente, per integrare nel progetto originario la compatibilità con le norme del “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti”: in considerazione dei vincoli dell'art. 707 e 715 riguardanti il Piano di Rischio per incidente aereo e il rischio terzi (risk assessment), al piano di emergenza aeroportuale e al piano di emergenza esterno, successivi alla delibera Comunale del 2001. Il pronunciamento dell'ENAC in materia diventa pertanto indispensabile e vincolante.
Da un lato il capo III del Codice ha istituito vincoli sulle proprietà private nelle aree limitrofe agli aeroporti e l’art. 707 prevede, in particolare, l’adozione di Piani di Rischio con lo scopo di “rafforzare, tramite un finalizzato governo del territorio, i livelli di tutela nelle aree limitrofe agli aeroporti”. Anche la valutazione del rischio derivante dalle attività aeronautiche (art. 715) oltre alla compatibilità con gli “appositi piani di rischio” (art.707) sono stati illustrati in una specifica circolare ENAC .finalizzata alla definizione di criteri ed indicazioni utili ai comuni per la redazione dei piani di rischio.
Ha raccomandato l'estrema attenzione sulle attività sensibili, quali “insediamenti ad elevato affollamento” (alberghi, centri commerciali, stadi, ecc.) e nuove edificazioni che, se coinvolte in un incidente, possono creare pericolo di incendio o amplificazione del danno (distributori di carburante, depositi di sostanze infiammabili, industrie chimiche, insediamenti consistenti)".
Delle quattro zone A,B,C e D del Regolamento ENAC (Regolamento ENAC del 20.10.2011, recepito dal Comune di Caselle D.C.C. n. 80 del 29.12.2014( in seguito alla discutibile e, sicuramente non definitive sentenze del TAR Lazio (del 19.2.2015, depositate il 15 e 17.4.2015) in riferimento alla estensione laterale della Zona D di tutela aeroportuale, il comune di Caselle ha continuato l’iter approvativo della Variante 7 (e soprattutto della Variante strutturale 1 anch’essa in itinere), la eliminazione delle parti di Variante aventi per oggetto la Zona D nel territorio e nel PRG di Caselle.
In tale contesto rilevare che il parere ENAC subordina l’attuazione del Nuovo Progetto Caselle al rispetto di specifici indici volti alla limitazione del carico antropico insediabile non appare congruo con un ipotizzabile ripristino a 1000 metri della suddetta Zona D in relazione dell'art. 707. Rimane comunque del tutto irrisolta la valutazione dell'art 715 e relativo risk assessment e rischio terzi. Un riscontro che non può che essere preliminare e rapportato ai volumi di traffico del masterplan al 2025-2040. L’aeroporto internazionale “Sandro Pertini”di Torino Caselle in questi 11 mesi 2016 ha trasportato 3.710.485 passeggeri e stima il record di 4 milioni mentre il numero dei voli/anno è ed prossimo a 40 mila (nel 2007 aveva comunque superato 50mila/anno) e le esigenze di safety del volo e tutela dei residenti dell'intorno aeroportuale sono ineluttabili. L'iter amministrativo per la realizzazione del mega centro commerciale sembrerebbe inarrestabile. Per completare l'ultima modifica all’attuale Piano Particolareggiato - Variante 7 al Piano Regolatore della Città l’amministrazione comunale - riporta una nota web - ha affidato l’incarico a due professionisti. In 90 giorni la variante al Piano Particolareggiato potrà essere approvata dal Consiglio Comunale e dopo il rilascio dei permessi per costruire i cantieri dell'Area ATA i lavori potrebbero partire nella prossima primavera 2017.
(http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2016/dicembre/article/aeroporto-torino-il-rischio-terzi-e-il-maggior-centro-commerciale-del-belpaese/).
data inserimento: Martedì 13 Dicembre 2016