Certo che con questi scienziati della NASA e con questi giornalisti para-scientifici non si va molto lontano sulla strada della prevenzione degli incidenti … da rientri di rottami dallo spazio nell’atmosfera terrestre … e più in basso … “zone” frequentate giorno e notte dagli aeroplani del trasporto aereo ed abitate dai residenti sulla crosta terrestre !
I primi non è la prima volta che … “toppano” ! Ricordo che, solamente un paio di mesi fa, il lancio nello spazio di un satellite costruito da Canada e Stati Uniti è miseramente fallito, mandando in briciole milioni di dollari, a causa di errori di progettazione in quanto i tecnici degli USA avevano utilizzato quali parametri costruttivi delle loro parti il sistema di misura e calibrazione in pollici, mentre i canadesi avevano utilizzato il sistema decimale !
Dopo che per giorni ci erano rintronate le orecchie ed affaticati gli occhi nel seguire le notizie sulla possibile zona terrestre prevista di “atterraggio pesante” dei detriti del satellite statunitense UARS entro una fascia dapprima indicata genericamente come Nord d’Italia ed in seguito specificata come zona delle Tre Venezie, in orari comprendenti l’estensione di 6-9 ore per il possibile rientro e con promesso preavviso di circa 1 ora e 40 minuti al massimo prima delle “precipitazioni spaziali”, alla fine queste hanno avuto luogo alla chetichella in zone ancora non meglio precisate del Canada nord-occidentale e dell’Oceano Pacifico.
E tutto questo senza che l’ICAO, Eurocontrol o altre Agenzie internazionali o nazionali di regolamentazione o di gestione del Controllo del Traffico Aereo si fossero preoccupate di proteggere e prevenire il traffico di competenza, almeno con avvisi specifici ai naviganti, su quelle rotte che avrebbero potuto essere “a rischio” (anche se indefinito), al pari delle popolazioni civili sottostanti la prevista traiettoria di rientro del corpo non più satellitare.
Certo, le previsioni di rischio erano molto basse (0,9%) e quindi ulteriormente ridotte per coloro che si fossero trovati in volo a bordo di un aeromobile del trasporto aereo, ma “la prevenzione” avrebbe voluto almeno … un piccolo (e non costoso) avviso di allerta !
Ovvero, hanno mancato di dare disposizioni ai Centri di Controllo regionali del Servizio ATC/ATM di preoccuparsi di chiudere a scopo preventivo alcuni spazi aerei e/o alcune aerovie più esposte al “pericolo spaziale”.
Unica bella eccezione, a quanto mi risulta (e lo riconosco con piacere) quella della nostra ENAV SpA – Servizio AIS – che, alle ore 16.26/UTC del 23/9/2011 ha emesso il NOTAM numero 3343/2011 che di seguito riproduco:-
LIXX 1W3327/2011 23/09/2011 IN FORCE
RACW A)BRINDISI MILANO ROMA FIR
SPR B)2011-09-23 16:30 C)2011-09-24 06:00 EST
E)NAV WARNING. DUE TO 'UARS' FRAGMENTS SATELLITE UNCONTROLLED RE-ENTRY, POTENTIAL IMPACT AREA WILL BE EXPECTED FOLLOWING SPECIFIED.
THE FALLING PIECES MIGHT IMPACT AN AREA EXTENDING 100KM TO THE LEFT AND/OR TO THE RIGHT OF THE TRAJECTORIES WITHIN ITALIAN FIRS AS DEFINED BELOW.
(READ LONGITUDES AND DATA-TIMES)
463100N0134000E-441020N0071500E 231925-232010
465610N0110800E-453130N0132030E 240130-240215
NOTAM WILL BE ISSUED TO INFORM ABOUT CHANGES OF POTENTIAL IMPACT TRAJECTORIES AND TIME WINDOWS
F)SFC G)UNL
Q)LIXX/QXXLW/IV/NBO /W /000/999/4339N01139E546
L’avviso di navigazione emesso aveva validità dalle ore 16.30/UTC del 23 Settembre fino alle ore 06.00/UTC del 24 Settembre e riguardava il possibile rientro incontrollato nell’atmosfera terrestre di frammenti del satellite UARS, che avrebbe potuto interessare un’area di 100 km a sinistra ed a destra di una traiettoria all’interno della regione italiana definita da specifici punti geografici previsti, comprendente grosso modo il Triveneto, tra le ore 01.30/UTC e le ore 02.15/UTC del 24 Settembre (secondo previsioni della NASA). Termina promettendo l’emissione di altro avviso per informare di eventuali cambiamenti della “potenziale traiettoria” d’impatto al suolo. Questo NOTAM fu poi cancellato da un successivo avviso di fine allerta n. W 3346/2011.
In verità, assieme a questo lodevole intervento di ENAV SpA, soltanto <personname productid="la FAA" w:st="on">la FAA</personname>/USA alle ore 18.33/UTC del 23 Settembre aveva emesso una “Special Notice” che informava, con il consueto pragmatismo americano, gli «aircraft» (invece che Piloti e Controllori) del potenziale pericolo costituito dal rientro nell’atmosfera del satellite UARS della NASA, con possibile impatto all’interno dello spazio aereo degli USA. Concludeva promettendo specifiche informazioni quando fossero rese disponibili dalla NASA e dal DoD (Department of Defence). Intanto disponeva che tutti i Piloti ed i membri di equipaggi di volo statunitensi dovessero informare gli Enti ATC circa qualsiasi avvistamento relativo alla caduta di detriti spaziali (il che la dice lunga sui dubbi che la FAA nutriva sulla zona di rientro !).
Il rientro dei relitti spaziali del satellite UARS è avvenuto in tutt’altra zona di quella preannunciata ed in orari ben diversi da quelli predetti dalla NASA, la quale si è poi astenuta dal dare il preavviso promesso di 1 ora e 40 minuti ai residenti nella zona di caduta. Perché ?
Perché – si è cercato di spiegare – il satellite UARS è stato deviato dalla sua rotta balistica al rientro negli strati densi dell’atmosfera terrestre in quanto la sua singola grande antenna fotovoltaica ha agito come una singola ala, provocandone in tal modo una rotazione incontrollata e la conseguente deviazione dalla rotta.
Tutto questo dovrebbe insegnare molte cose per il futuro ai Costruttori di navette, di stazioni orbitanti e di satelliti vari, se si vogliono prevenire guai seri a terra (anche perché i materiali che rientrano dallo spazio sono tossici), ma soprattutto di dotare ciascun veicolo, quando viene lanciato, anche d’una quantità residua di carburante tale che il motore direzionale di ciascun veicolo possa essere attivato e quindi diretto fuor dall’orbita per il rientro sulla terra o, ancor meglio, verso lo spazio stellare profondo !
Insomma, è più che mai urgente fare prevenzione anche nello spazio !
data inserimento: Sabato 01 Ottobre 2011