Il progetto Giotto/Toccaceli è ancora valido e praticabile e risolve, in parte, anche la questione Malagrotta. Negli anni 1994/1996 i media nazionali avevano descritto su quell'isola sulle macerie prospiciente al Litorale Romano, fuori Ostia. Il progetto di un aeroporto costruito su una isola spazzatura/pattumiera non era allora una novità e non lo è adesso con il faraonico raddoppio dello scalo della Capitale. Se il progetto proposto dalla coppia di esperti Civilavia/ENAC dell'epoca illustrava uno scenario di quarta pista del Leonardo Da Vinci oggi potrebbe riguardare l'ampliamento dello scalo da una parte e una soluzione delle ultradecennale questione della discarica di Malagrotta.
L'ipotesi di una pista o di un nuovo scalo sull'acqua è una realtà da anni a Hong Kong: l'aeroporto di Kansai. Progetti equivalenti riguardano Macao, il Giappone ma anche a Genova.
Il collegamento italiano con uno scalo alternativo a quello di Cristoforo Colombo di Sestri rimanda allo studio dell'Architetto Renzo Piano. Con la collaborazione con Richard Rogers, Renzo Piano ha progettato, inizialmente, l'aeroporto sul mare di Kansai, su di un'isola artificiale (4 km di lunghezza per 1200 m di larghezza) distante 3 km dalla terraferma, collegata tramite un ponte a due livelli: il superiore per il traffico su gomma, l'inferiore per quello su rotaia. Il cantiere sorto nel 1987 si è concluso nel 1994.
La soluzione della coppia Giotto/Toccaceli all'origine per una singola pista potrebbe essere riformulata su una coppia di piste parallele. Se le stime iniziali prefiguravano l'utilizzo di 53 milioni di metri cubi che finiscono in discarica, appositamente trattati, potrebbero essere perlomeno raddoppiati e stoccati per un sedime aeroportuale più ampio. Quante sono le tonnellate di rifiuti solidi urbani (in parte provenienti anche da demolizioni e scavi) che ogni anno potrebbero essere impiegati per la costruzione dell'isola al largo del Litorale Romano? Quante Regioni del Belpaese e per quanti anni potrebbero destinare i loro rifiuti per un'opera veramente utile?
Le ragioni e le opportunità da cogliere potrebbero allargarsi. L'alternativa a Malagrotta non sarebbe più la discarica a Monti dell'Ortaccio, così come la tenuta ed i 1300 ettari del Maccarese potrebbe essere preservata per l'interesse della Comunità. Il posizionamento in mare delle nuove piste risolverebbe le problematiche acustiche e, in parte, quelle ambientali, mentre le tutele relative al Piano di Rischio per incidente aeronautico troverebbe una soluzione risolutiva.
Il progetto dell'aeroporto sull'isola esterna al Litorale Romano è una opportunità che dovrà essere necessariamente aggiornata, valuta e verificata.
Aerohabitat presenterà in tal senso alcune documentazioni originali della proposta Giotto/Toccaceli.
data inserimento: Sabato 29 Dicembre 2012