Analogie con Malpensa e altri scali del Belpaese con progetti di 1/2/3 piste aggiuntive. Londra Heathrow è uno scalo che con due piste ha trasportato ben 72.332.160 passeggeri/anno: un traguardo - probabilmente - irraggiungibile per le due piste degli aeroporti italiani come Malpensa e Fiumicino (che tuttavia dispone di tre piste).
Il maggior scalo Europeo - Heathrow - ha pianificato la costruzione di una terza pista: parallela e laterale ed ha proposto - tra le altre cose - anche un indennizzo di circa 675 milioni di euro per la delocalizzazione dei caseggiati che sarebbero interessati nell'allargamento del sedime aeroportuale. Le abitazioni coinvolte dal progetto sarebbero 750.
Il costo dell'indennizzo tuttavia rappresenta - oltre al costo della localizzazione dei residenti - le spese per la insonorizzazione degli edifici che sono interessati da un impatto acustico superiore a indici equivalenti - circa - ai 65 Lva, valori di confine per la legislazione italiana.
L'espansione del sedime aeroportuale londinese e la costruzione di un a pista aggiuntiva rappresentano emblematicamente una sorta di esempio della pianificazione aeroportuale della Gran Bretagna che si confronta con quanto accade nel Belpaese. E' indubbio che la pianificazione aeroportuale londinese ha una consistente, legittima e documentata opposizione da parte dei cittadini e di comitati che si contrappongono all'espansione dei sedimi aeroportuali ed al progressivo potenziamento degli scali londinesi e dei restanti dell'isola Britannica, ma è decisivo il parallelo che sorge con la situazione del Belpaese.
La prossima promulgazione del Piano nazionale Aeroporti - in cantiere nel prossimo Consiglio dei Ministri - ha adeguatamente valutato le ricadute collaterali del potenziamento degli scali e/o la costruzione di piste aggiuntive?
Aerohabitat ha - da tempo - letto, analizzato e valutato i Piani Strategici Aeroportuali (PSA) degli scali italiani identificati come strategici e primari ma non ha trovato i riscontri evidenziati dalle proposte inglesi - ad esempio - relativi agli aeroporti di Heathrow e Gatwick.
Possibile che le stime di traffico al 2020 e 2030 per il network italiano non abbiamo valutato le criticità connesse ai vincoli di impatto acustico, atmosferico, di piano di rischio, di rischio terzi, di standard ENAC e abbiamo fatto emergere politiche di occupazione di zone ed aree che - qualora effettivamente perseguite - potranno essere risolte esclusivamente con pian di indennizzo?
data inserimento: Venerdì 16 Maggio 2014