Quante altre provincie hanno predisposto la stessa emergenza? Aeroporti e incidenti, la sicurezza dei cittadini dell'intorno aeroportuale, la predisposizione delle procedure in caso di incidente entro il sedime aeroportuale ed all'esterno. Perciò non solo il piano di emergenza aeroportuale (PEA) e piano di emergenza esterno (PEE) all'aeroporto ma un piano di emergenza provinciale per incidente aereo. Quante provincie italiane sono in regola? Aerohabitat ha clickato a lungo su numerose provincie alla ricerca di questi Piani. I risultati sono stati avari.
Spicca invece la "Redazione PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE – INCIDENTE AEREO" della Provincia di Bergamo che proponiamo come esempio: da imitare. Uno specchio che raggruppa i soggetti coinvolti, la normativa di riferimento, la Protezione Civile e, infine la sicurezza aeroportuale.
"Gruppo di lavoro":
Prefettura, Regione Lombardia - UO Protezione Civile, Regione Lombardia - STER Bergamo, Provincia - Servizio Protezione Civile, Provincia - Settore Viabilità e Trasporti
Comuni: Azzano San Paolo, Bagnatica, Bergamo, Brusaporto, Grassobbio, Orio al Serio, Seriate, Zanica
ASL Bergamo
SSUEm 118 Bergamo, ARPA Lombardia – sede di Bergamo
Questura
Comando Provinciale Carabinieri
Comando Provinciale Guardia di Finanza
Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato
Sezione Polizia Stradale
Provincia - Corpo Polizia Provinciale
Polizia di Frontiera Orio al Serio
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Esercito AVES Aquila
ENAC, ENAV, ANSV, SACBO, Aeroclub Taramelli
Autostrade per Italia Secondo Tronco
Croce Rossa Itliana (CRI)
Organizzazioni di volontariato di protezione civile
Collaborazione
Roberto Antonelli coordinatore del progetto, Luca Ubbiali, oltre a tutto il personale del Servizio Protezione
NORMATIVA E ATTI DI RIFERIMENTO
4.1 Protezione Civile
Provincia di Bergamo inserisce un altro tassello fondamentale nel mosaico degli strumenti di pianificazione dell’emergenza: il Piano Provinciale per il rischio di incidente aereo.
La presenza sul territorio dell’Aeroporto Internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio non poteva non essere presa in considerazione dalla pianificazione provinciale di emergenza, e così è avvenuto con la preparazione di uno specifico strumento di gestione. Un percorso avviato d’intesa con la Prefettura di Bergamo, che aveva redatto il Piano nel 2002 e con la quale sono state condivise le scelte strategiche e i singoli passaggi operativi, con i Sindaci dei Comuni interessati, con i quali è stato sottoscritto uno specifico Protocollo di Intesa che ha formalizzato quella concreta collaborazione tipica del sistema di protezione civile con chi è il primo conoscitore della realtà territoriale.
Ma tutti gli enti e le istituzioni hanno efficacemente contribuito alla stesura del Piano, risultato del lavoro di progettazione e coordinamento del personale del Servizio Protezione Civile senza consulenze o incarichi esterni, con lo scopo di ottenere uno strumento di gestione dell’emergenza condiviso nei contenuti e nelle procedure di intervento.
Il Piano è quindi patrimonio del sistema provinciale di protezione civile, di coloro i quali lo dovranno applicare, verificare e aggiornare, nonché dei Comuni che avranno un riferimento per scrivere i loro Piani di Emergenza Comunali; un punto di partenza per lasicurezza del territorio e per assicurare ai cittadini adeguate forme di tutela. Un sincero ringraziamento a tutti a coloro i quali hanno collaborato alla redazione
di questo nuovo Piano Provinciale di Emergenza.
Protezione Civile
 Legge 24 febbraio 1992, n. 225
“Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”.
 D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112
“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali”.
 Legge 9 novembre 2001, n. 401, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343
“Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile”, in particolare per le competenze del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di protezione civile e le disposizioni concernenti il Dipartimento della protezione civile.
 Legge Regionale del 22 maggio 2004, n. 16
“Testo unico in materia di protezione civile”, in particolare per le parti:
l’art. 2, prevede che il Sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, anche avvalendosi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle organizzazioni di volontariato operanti a livello comunale o intercomunale, dandone immediata comunicazione alla provincia e alla Regione; i Comuni predispongono i piani comunali o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) sulla base delle direttive regionali; l’art. 3, che definisce tra le funzioni della Provincia l'attivazione dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, in caso di eventi calamitosi di livello locale o provinciale; la predisposizione del Piano Provinciale di Emergenza sulla base delle direttive regionali, con riferimento agli eventi di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b) L. 225/1992; il coordinamento dell’organizzazioni di volontariato di protezione civile esistenti sul territorio provinciale, sulla base delle direttive regionali raccordandosi con i comuni interessati dall'evento calamitoso e dandone comunicazione alla Regione;
l’art. 7, che definisce responsabilità operative e amministrative, ferme restando le competenze del Sindaco, nei casi di emergenza di protezione civile in eventi riconducibili a quelli di cui all'articolo 2, lettera b), della legge 225/1992, il Presidente della Provincia è autorità di protezione civile e responsabile dell'organizzazione generale dei soccorsi a livello provinciale ed è altresì responsabile della comunicazione alla popolazione e agli organi di informazione.
 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2006
“Coordinamento delle iniziative e delle misure finalizzate a disciplinare gli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione in occasione di incidenti ferroviari (esplosioni o crolli di strutture o incidenti stradali con coinvolgimento di numerose persone), incidenti in mare, incidenti aerei e incidenti in presenza di sostanze pericolose".
 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2008
“Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”, segnatamente nella parte in cui prevede che a livello provinciale, il Prefetto attiva il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) assicurando la direzione unitaria degli interventi da coordinare con quelli realizzati dai Sindaci dei Comuni interessati, ed è responsabile dell’attivazione e dell’impiego delle risorse statali presenti sul territorio provinciale, dell’ordine e della sicurezza pubblica ed emette ordinanze esercitando, qualora necessario, la funzione di sussidiarietà nei confronti dei Sindaci.
 Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Prefetture Ufficio Territoriale del Governo della Lombardia per attività di previsione e prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza in materia di protezione civile del 22 dicembre 2011 in particolare l’art. 1 comma 4 in cui è prevista la stipula di specifici protocolli d’intesa Prefettura- Provincia per il coordinamento delle attività di protezione civile a livello territoriale.
 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 2012, modifiche alla direttiva 2 maggio 2006
“Indicazioni per il coordinamento operativo di emergenze”.
 Decreto-legge n. 59 del 15 maggio 2012 convertito dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012 “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”.
Sicurezza aeroportuale
 D.L. n. 237/04, convertito nella legge 265/04, all’art. 2, come modificato dal D.Lgs. n. 96/05 che riforma la parte aeronautica del Codice della Navigazione, stabilisce l’obbligo di adottare un Regolamento di Scalo per ogni aeroporto. Il Regolamento di Scalo dell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio è predisposto dal Gestore aeroportuale ed è adottato dalla Direzione Aeroportuale di ENAC che lo ha reso cogente con Ordinanza n. 4/2011 in data 23/05/2011, alla cui osservanza sono tenuti tutti i soggetti che operano in aeroporto a qualsiasi titolo. Nel Regolamento di Scalo sono raccolte le regole e le procedure in vigore elaborate per garantire il regolare utilizzo delle infrastrutture e degli impianti, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza ed efficacia del servizio, definendo le condizioni d’uso dell’aeroporto.
 Ordinanza ENAC 4/2011 in data 23/05/2011
“Norme e Procedure per l'assistenza degli aeromobili in emergenze e per il soccorso ad aeromobili in caso di incidente”
 Regolamento ENAC (aggiornamento ediz. n.8 in data 21 dicembre 2011) prescrive i requisiti in materia di sicurezza delle operazioni di volo introducendo prescrizioni inerenti possibili “pericoli alla navigazione aerea” valutazioni del rischio generato dall’attività di volo sul territorio".
data inserimento: Giovedì 05 Marzo 2015