Aeromobili privati e tasse erariali: perequazioni o vessazioni? Nella giornata di martedì 19 gennaio 2016, seduta n.562 Giovanni MAURO ha presentato la seguente interrogazione a risposta scritta:
Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
con il decreto-legge n. 201 del 2011, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici", e convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011 si è istituita l'imposta erariale sugli aeromobili privati;
l'imposta è dovuta da chi risulta dai pubblici registri essere proprietario, usufruttuario, acquirente con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatore a titolo di locazione finanziaria dell'aeromobile, ed è corrisposta all'atto della richiesta di rilascio o di rinnovo del certificato di revisione della aeronavigabilità, in relazione all'intero periodo di validità del certificato stesso;
in realtà, questa nuova tassa colpisce tutti al di fuori di quelli che, dovrebbero essere colpiti, ovvero i ricchi proprietari di aeromobili executive (bireattori, bimotori a turbina ed elicotteri di lusso);
in Italia, salvo rare eccezioni, non ci sono bireattori intestati a privati, poiché in genere, chi si compra un bireattore costituisce una società di lavoro aereo e poi affitta l'aeroplano da quest'ultima. In questo modo gli aeroplani di lusso vengono esentati dal pagamento della tassa;
tale manovra introdotta, ha finito per colpire solo gli aerei piccoli, le "utilitarie" dell'aria a pistoni con un'aliquota reale variabile fra il 4 ed il 10 per cento del valore di mercato, che nella grande maggioranza dei casi, è nell'ordine di poche decine di migliaia di euro; tassando altresì le poche mongolfiere esistenti, e gli alianti impiegati prevalentemente per allenamento propedeutico alle attività sportive;
nel contempo, i danni economici, riportati dall'applicazione di questa norma, sono altissimi, sia in termini di mancato gettito impositivo previsto, che a fronte di perdite di posti di lavoro, mancato fatturato delle piccole e medie imprese del settore, una grave contrazione del mercato ed un cospicuo mancato incasso di accise sui carburanti ed Iva;
considerato che:
il nostro Paese ha aziende leader mondiali del mercato di settore, come Finmeccanica Agusta, Aermacchi, Piaggio, Tecnam, che producono aeroplani ed elicotteri, che, a causa dell'estensione della tassa anche ai velivoli immatricolati all'estero atterrati in Italia, saranno costretti ad eseguire le loro manutenzioni fuori dai territori nazionali, e questo ne renderà più difficile anche la vendita, con conseguenze pesanti non solo sul fatturato, ma anche sull'occupazione,
si chiede di conoscere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano che questo tributo, nato per colpire i "grandi", ma che riesce a colpire solo i "piccoli", non abbia anche creato una grave disparità di trattamento rispetto alle barche e alle automobili;
se non ritengano di dover intervenire urgentemente per l'abolizione integrale delle suddette imposizioni fiscali previste per l'Aeronautica civile dal decreto-legge n. 201 del 2011, sostenendo così il necessario rilancio del comparto aeronautico nazionale duramente colpito da tali gravi e demagogiche disposizioni, scongiurando così ulteriori perdite di posti di lavoro;
se siano a conoscenza che la flotta di velivoli italiani in linea di volo con certificato di aeronavigabilità valido, dopo le innumerevoli migrazioni verso l'estero, e cancellazioni dai registri nazionali degli ultimi anni, attualmente non supera le 600 unità con una media di vetustà che supera i 25 anni, e che è composta da aeromobili dal valore commerciale di gran lunga inferiore al costo di una piccola berlina di lusso, e che la drastica caduta di ore volate dovuta all'aumento esorbitante dei costi di esercizio dei velivoli rappresenti un potenziale pericolo in termini di sicurezza, per ciò che riguarda il livello di allenamento indispensabile alla condotta degli aeromobili e al mantenimento delle licenze dei piloti;
quale sia stato il reale gettito ottenuto dallo Stato dal 2011 ad oggi derivante dalla tassazione degli aeromobili privati.
data inserimento: Domenica 31 Gennaio 2016