Anche in Italia servirà identificare aree sensibili e livelli di rischio No-drone-zone permanenti! A gennaio due "piloti" amatoriali di droni sono stati sottoposti a sanzioni per aver violato tali restrizioni.
La FAA lo scorso hanno aveva già limitato di voli dei droni in occasione della visita papale di Francesco I. A febbraio la stessa agenzia USA aveva disposto un identico divieto durante il Super Bowl con l'istituzione di una “No Drone Zone” di 32-miglia di raggio intorno a Levi’s Stadium in Santa Clara, California.
La restrizione ai voli aveva previsto multe di 1000 dollari USA per attività di droni privata-ricreazionale-ludica e l'arresto fino a 27mila dollari se l'iniziativa ha scopi di lucro e professionali.
In circolazione ci sono troppi droni e "we want to do everything we can to get the word out that the game is a No Drone Zone,” ha sostenuto FAA Administrator Michael Huerta. “We’re working closely with our safety and security partners to spread this message as widely as possible.”
In questi giorni primaverili nella circostanza del "extraordinary beauty of the cherry trees blooming around the Tidal Basin" la FAA per la sicurezza dell'evento annuale del National Cherry Blossom Festival a Washington - DC, l'area del NO DRONE ZONE avrà invece un raggio di 15 miglia.
Il punto chiave e imprescindibile di ogni area "NO DRONE ZONE", qualora si attivata, negli USA, in Italia e altrove, rimanda al sistema di monitoraggio della stessa zona sottoposta ad interdizione al volo. Quali mezzi, quali tecniche, quali sistemi radar potranno e/o possono identificare tali mezzi volanti?
Da quale altezza sul terreno sarà possibile monitorare e/o bloccare un drone ricreazionale, professionale e minaccioso?
Sarà possibile individuarlo, abbatterlo, deviarlo e/o "paralizzare" il suo controllo a distanza?
Gli allarmi e allerta terroristici di questi giorni hanno posto in primo piano l'attivazione di sistemi e apparati antidroni. A che punto siamo?
Il "Roma Drone Conference", in svolgimento dal 23 marzo a Roma presso l’Auditorium della Link Campus University potrà anticipare qualche risposta. avanzare qualche proposta operativa realizzabile? Nel frattempo, dopo l'aggiornamento del Regolamento ENAC, al fine di definire le opportune misure preliminari per assicurare adeguati livelli di safety e security dell'attività dei droni, sono attese le formulazioni normative di FAA, EASA e CAA.
data inserimento: Martedì 22 Marzo 2016