La vendita degli APR è in costante crescita: sono reperibili in grandi e piccoli negozi: quasi ovunque!
L'ultimo della serie è stato segnalato in Piazza San Marco a Venezia. Ha sfiorato la testa di una turista americana. Era giovedì 27 luglio e il responsabile sarebbe risultato un turista Estone che voleva fotografare dall'alto la sua famigliola in vacanza e da fotografare nello scenario della piazza veneziana.
Non è comunque una novità, non è un evento straordinario perchè era già accaduto nel medesimo luogo nei primi giorni dello stesso mese, il 4 Luglio. Il turista Estone sarebbe stato multato dai vigili comunali, ma il problema esiste. Il turista non aveva una autorizzazione e/o certificazione.
Droni volanti per ragioni ludiche, probabilmente, se ne registrano parecchi. E non solo nelle località architettoniche e storiche più affollate del Belpaese.
Alla liberalità con la quale visitatori occasionali, al turista estivo e della domenica andrebbe comunque associato anche la realtà operativa dei droni "autorizzati".
Ma chi è in grado - al momento - di monitorare la realtà della flotta dei droni professionali e improvvisati, di pochi kg e più pesanti, in volo sui centri abitati e in prossimità delle piste dei voli civili-commerciali?
E' da tempo che Aerohabitat ha evidenziato una realtà operativa, probabilmente, fuori controllo. E non solo nel Belpaese. Chi rilascia, comunque, tali autorizzazioni e permessi al volo?
Tra l'altro la zona veneziana interessata dalle due segnalazioni sopra riportate sono prossime all'ATZ (Air Traffic Zone) dell'aeroporto di Venezia Tessera.
Quale sono le No-Fly-Zone disposte da ENAC nell'intorno alle tantissime piste di volo civili, commerciali, militari e delle tante aviosuperfici private e pubbliche localizzate nella Penisola?
La semplice definizione di ATZ "liberalizza" l'attività dei droni autorizzati in Veneto?
Cosa ne sa il "pilota" del drone delle traiettorie di decollo, di atterraggio, di riattaccata e altro?
In Veneto ENAC avrebbe registrato 119 "autocertificazioni" di droni. 34 a Treviso, 29 a Padova, 23 a Verona, 17 a Venezia, 8 a Vicenza, 4 a Belluno e 4 a Rovigo.
Dovrebbero operare anche in aree lontano dai centri abitati, in un'area di sicurezza di 150 metri di raggio ed essere identificabili: indossare "corpetti speciali". Problematiche di security, di safety e di piano di rischio aeronautico sono emergenze evidenti. Avviene? Lo stesso utilizzo dei droni per la ripresa aerea di feste, sagre, eventi vari dovrebbe risultare oggetto non solo di specifiche autorizzazioni. Anche di una cultura del volo di SAPR (sistema aeromobili a pilotaggio remoto) ancora lontano da concepire.
data inserimento: Lunedì 01 Agosto 2016