Gli incidenti nelle esibizioni aeree di quest'ultimo periodo, in Italia e all'Estero, hanno determinato questa iniziativa a tutela dei protagonisti del volo e a tutela del pubblico partecipante. Pubblicato il 22 settembre 2015, nella seduta n. 509.
DI BIAGIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Premesso che:
in data 31 maggio 2015, in occasione di una manifestazione autorizzata da Aeroclub d'Italia ad Alba Adriatica (Teramo), si è verificato uno scontro tra due velivoli civili, a seguito del quale uno dei piloti ha perso la vita;
uno dei velivoli, seriamente danneggiato, è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza sulla battigia a pochi metri dai numerosi bagnanti presenti, mettendo in serio pericolo la loro incolumità;
solo il 25 giugno, in data quindi successiva all'episodio, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha pubblicato una raccomandazione di sicurezza nella quale si chiede se "i direttori di manifestazione aerea siano scelti secondo criteri adeguati e abbiano i poteri per assicurare il regolare svolgimento delle manifestazioni aeree" e conclude che "le vigenti disposizioni nazionali relative allo svolgimento delle manifestazioni aeree presentano sotto il profilo della sicurezza delle criticità sia per quanto concerne i requisiti richiesti ai piloti sia per quanto concerne i requisiti che debbono avere i direttori di manifestazione";
inoltre, a meno di 5 giorni dall'evento luttuoso di Alba Adriatica, l'Aeroclub d'Italia ha impiegato lo stesso direttore di manifestazione per la conduzione di una diversa manifestazione, contravvenendo alle norme per la sicurezza aerea che dettano periodi di riposo e attività di controllo per tutto il personale coinvolto (con responsabilità precise e dirette) in incidenti o disastri aerei;
ancora, in un evento aeronautico tenutosi in luglio, un pilota ha installato, senza alcuna verifica da parte di alcuna autorità aeronautica, sul suo ultraleggero due artifizi illuminanti che, attivati durante il volo a bassissima quota, hanno provocato l'incendio di una vasta parte del campo di volo su cui erano assiepate centinaia di persone;
in occasione dell'airshow di Parma, autorizzato dall'Aeroclub d'Italia che, come di norma, ha designato un direttore di manifestazione, 2 su 3 velivoli di una formazione straniera hanno dovuto, all'ultimo momento, evitare il decollo a causa di un malfunzionamento al motore causato da benzina inquinata da acqua, e l'incidente è stato evitato solo grazie alla professionalità e all'esperienza dei piloti stranieri;
si aggiunga che i velivoli si erano riforniti presso l'aeroporto di Parma ed è certo che proprio la benzina immessa a Parma fosse quella inquinata ed il direttore di manifestazione, che figurava anche tra gli organizzatori dell'evento in evidente conflitto d'interessi, sembrerebbe non aver riferito l'accaduto, continuando la manifestazione senza alcun controllo e in netto contrasto con le direttive di ANSV, che richiedono che eventi di questo tipo siano comunicati entro le 24 ore;
sembrerebbe inoltre che l'Aeroclub d'Italia continui ad affidare manifestazioni aeree a persone coinvolte nell'organizzazione delle stesse e quindi con evidenti e notevoli interessi professionali e finanziari legati allo svolgimento dei voli, creando uno stato di conflitto d'interessi per cui il controllato (organizzatore) coincide con il controllore (direttore), a tutto detrimento della sicurezza del volo e degli spettatori;
va anche citato che, in altre nazioni, si sono verificati incidenti con molti decessi e che la situazione in Italia è meno grave unicamente perché il numero delle manifestazioni è nettamente inferiore e perché molte manifestazioni si risolvono nel solo volo di Frecce tricolori e velivoli militari, in netto contrasto con le finalità che sarebbero quelle di pubblicizzare il volo civile e sportivo;
è opportuno evidenziare come l'Aeroclub d'Italia ha, nell'autunno 2014, con finanziamento pubblico, organizzato un corso per direttori di manifestazione, ma con dubbi criteri di ammissione e senza poi utilizzare i nuovi qualificati, non mettendo quindi a frutto le già scarse risorse disponibili;
sulla scorta delle precedenti considerazioni, emergono evidenti interrogativi in merito alla circostanza se l'Aeroclub d'Italia abbia le strutture, le capacità tecniche (negli ultimi anni, sotto l'attuale presidente, il personale è stato ridotto di oltre il 50 per cento, eliminando la componente tecnica) e i mezzi legali per continuare a gestire le manifestazioni aeree in sicurezza;
infine, è d'uopo evidenziare come l'Aeroclub d'Italia si configuri, tra l'altro, come "controllore e controllato", in netto conflitto d'interessi, in quanto, da un lato, presiede all'organizzazione e alla selezione delle manifestazioni e, dall'altro, indirettamente, per il tramite gli stessi aeroclub federati selezionati, trae vantaggi anche economici dagli eventi e, infine, sceglie il direttore di manifestazione,
si chiede di sapere:
quali misure di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per prevenire i fattori di rischio della pubblica incolumità riconducibili alla situazione descritta;
se non ritenga nell'immediato, e fino all'emanazione di norme più adeguate, di valutare la sospensione delle esibizioni di velivoli civili in tutte le manifestazioni aeree programmate per il 2015;
se non ritenga di valutare l'opportunità di rivedere con urgenza le norme di legge che riguardano le manifestazioni aeree, prevedendo di affidare all'ENAC e all'ANSV l'azione di controllo e valutazione degli aspetti di sicurezza e allo stesso ENAC i compiti di autorizzazione e vigilanza delle manifestazioni stesse.
data inserimento: Mercoledì 23 Settembre 2015