Roll-out del primo esemplare assemblato in Italia: a Cameri. Alla fine sembra che il Governo italiano abbia confermato l'acquisto di 90 F 35. La notizia di attuare il programma F35, che equivale ad una spesa di quasi 12 miliardi di euro per 90 esemplari del caccia JSF della Lockheed Martin sembra davvero definitivo.
Se il progetto originario contava su una flotta di 131 il dibattito pubblico e parlamentare emerso nel corso del 2014 aveva fatto sperare che il numero dei caccia avrebbe potuto dimezzarsi a 45 unità. La decisone, almeno inizialmente, sembrava destinata a protrarsi fino alla completa elaborazione del Piano Strategico della Difesa.
Dopo l'iniziale stesura del "Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa del fatto che l’obiettivo del Libro Bianco è di delineare la strategia di evoluzione dello Strumento militare nei prossimi quindici anni, accanto all’azione di “acquisizione di consapevolezza”", manca, infatti, la definizione conclusiva del numero della flotta "caccia" indispensabile, l'identificazione delle aerobasi, la loro collocazione geografica, l'organizzazione territoriale e altro, la conferma dell'acquisto dei F 35 potrebbe qualificarsi come una iniziativa non supportata "analiticamente".
Certo, una nota del pentagono USA, avrebbe sostenuto che tale opzione numerica "permette di garantire le esigenze di difesa del paese“. Anche fonti militari italiane autorevoli avrebbe fatto trapelare la conferma. Notizie stampa hanno riportato come lo stesso ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un tweet avrebbe scritto: “Nessuna conferma, nessuna disdetta. Numero di 90 è stato stabilito dal precedente Governo. Il programma prosegue secondo l’illustrazione data al Parlamento”.
Nei gironi scorsi intanto il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa ha segnalato come il primo aereo F-35 sia stato assemblato in Italia: a Cameri in provincia di Novara.
La Final Assembly and Check-Out (FACO) ha rilasciato - dall'hangar F1 - il primo esemplare F 35.
Al roll-out hanno presenziato il segretario generale della Difesa/direttore nazionale degli armamenti, generale di Corpo d'Armata Enzo Stefanini, responsabile del programma, ed il direttore della Direzione generale armamenti aeronautici, generale ispettore capoFrancesco Langella.
Presenti anche i vertici della Forza Armata: "i generali di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, comandante della Squadra Aerea, e Gabriele Salvestroni, comandante logistico, oltre al direttore di Dipma (Direzione per l'impiego del personale militare dell'Aeronautica), generale di Divisione aerea Gianpaolo Miniscalco. L'industria è stata rappresentata, tra gli altri, da DebraPalmer, vice-presidente di Lockheed Martin e direttore generale della Faco, e da Giuseppe Giordo, amministratore delegato di Alenia e responsabile del ramo aeronautico di Finmeccanica".
data inserimento: Martedì 17 Marzo 2015