Intanto l'Italia ne acquista 90! Il Daily Mail online inglese ha di nuovo focalizzato l'attenzione sulle precarietà operative del costosissimo caccia "Lightning II". Ironia della sorte e del nome il "fulmine" della Lockeed Martin Il F-35 Lightning II o Joint Strike Fighter-F35 in dotazione dalla RAF inglese non sopporta - al momento i temporali ed i fulmini.
Il rischio esplosione in volo in caso di "impatto" con fulmini sulla fusoliera, carlinga esterna del bombardiere sarebbe stato paventato dal Ministero della Difesa britannico: lo sostiene il giornale Daily Mail.
Le disposizioni fornite ai piloti prevedono, infatti, di mantenersi ad una distanza di 28 miglia nautiche dal temporale e di hangare il velivolo al suolo qualora il temporale fosse a meno di 11 miglia nautiche.
Le polemiche sull'acquisizione della flotta F-35 e l'altissimo costo di ogni esemplare non sono ancora sopite, ne in Gran Bretagna quanto nei restanti Paesi, per non parlare dell'Italia, che si riporpone quanto emerso nell'estate del 2014.
La vulnerabilità del F-35 Lightning II o Joint Strike Fighter-F35 non è stata quindi ancora risolta e diventa indispensabile valutare nuove verifiche e, sicuramente, prevedere una logistica al suolo nella aerobasi operative che ospiteranno gli F 35 nella Penisola.
A partire dal 2018 saranno localizzati nelle basi operative di Amendola e Grottaglie e di Ghedi. Un problematica aggiuntiva riguarderà l'impiego dei "Lightning" sulla portaerei Cavour: in porto e, sopratutto, in navigazione nel mare in tempesta.
Secondo il Daily Mail "RAF pilots have been banned from flying the new Lightning II fighter jets in a storm over fears the £100million plane could explode if struck by lightning."
"There was also a risk of catching fire if the fighter plane was shot at".
La scorsa estate l'intera flotta F-35 era stata messa a terra per tre settimane per risolvere queste stesse problematiche: sembravano risolte.
data inserimento: Mercoledì 01 Aprile 2015