Ma nel BelPaese quasi nessuno ne parla.
Il programma di riassetto della flotta militare italiana ha previsto l'acquisizione di 131 velivoli F 35. La spesa inizialmente stimata era stata di circa 16 miliardi di euro. Dopo un recente incidente occorso ad un prototipo (agosto 2011) i tempi della sperimentazione sono stati prolungati. Ma quello che sta emergendo concerne l'utilizzo di questo caccia "multiruolo" e ognitempo, a decollo corto e atterraggio verticale, con impiego sulle stesse portaerei, è il costo di ognuno di questi aerei. Se inizialmente il costo unitario era stato stimato a 60 milioni per aereo, la spesa per ciascuno di questi avrebbe già raggiunto gli 80 milioni ad esemplare. F-35 Joint Strike Fighters,
Anche negli USA l'extra costo della flotta F-35 Joint Strike Fighters è al centro di una polemica. Di costi e di utilizzo operativo. Una indagine del Pentagono oltre a rilevare il costo procapite, sottolinea tuttavia anche il parallelo incremento dei costi operativi.
Lockheed Martin, costruttore degli F-35, ha varato un piano di riduzione dei costi "di volo" dei F 35, che secondo gli esperti sarebbe del 33% superiore a quelli dei modelli attualmente operativi di F 16 ed F 18.
Lo stesso senatore repubblicano dell’Arizona, John McCain si sarebbe meravigliato dell'elevato costo degli esemplari ed operativi.
Nel corso di una audizione al Congresso degli Stati Uniti, una analisi sulle cause dei ritardi di consegna, sulla inadeguatezze progettuali e di costruzione, è stato enfatizzato e riproposto all'opinione pubblica, l'opportunità dell'intera operazione. Sopratutto nel contesto dell'attuale crisi economica.
In Italia la materia non sembra stia avendo altrettanta evidenza. Ne in Commissione, ne in Parlamento, ne sulla stampa e i media in genere. Perché?
data inserimento: Lunedì 12 Settembre 2011