Ancora due casi, su due aeroporti commerciali. Sulla necessità di rimuovere tutti gli ordigni e le bome inesplose, sepolte all'interno dei sedimi aeroportuali civili/commerciali, aerobasi operative e aerobasi smilitarizzzate e/o dismesse e trasferite alle regioni Aerohabitat aveva scritto anche lo scorso 28 maggio 2013.
Quante saranno le piste del Belpaese sulle quali erano state scaricati ordigni/bombe (60-70 anni fa) e che dovranno essere rimosse?
Aerohabitat scriveva, infatti: "Ogni tanto succede. I media danno conto di una mattinata (meglio la domenica) nella quale su qualche pista - commerciale e/o militare - il traffico aereo viene sospeso perché è stato programmato un piano di intervento per far brillare e/o fari rimuovere ordigni bellici inesplosi.
Lo sminamento del sedime aeroportuale avviene solitamente quando sono stati previsti rifacimenti integrali e/o parziali del manto della pista e delle aree adiacenti.
La contaminazione di un sedime aeroportuale rappresenta inevitabilmente un pericolo per l'integrità fisica personale e per l'attività aerea. Sia essa civile/commerciale che militare. E' una operazione che investe e riguarderà il trasferimento dei siti aeroportuali alle Regioni. Concerne anche la smilitarizzazione di aerobasi, anch'esse, saranno trasferite alla custodia e gestione delle amministrazioni regionali.
I costi delle verifiche e mappatura di eventuali bombe di inesplose sarà quindi una competenza regionale. Come anche la loro rimozione. Talvolta la scoperta di ordigni della Seconda guerra mondiale avviene anche in prossimità degli scali in occasione di scavi per edificazioni e/o di opere per realizzare strade, fogne e/o tubature per gas e altro".
E' avvenuto anche lo scorsoi 19 giugno al "Amerigo Vespucci" di Firenze-Peretola. Le operazioni di volo sono state sospese, appunto, per le operazioni di disinnesco di un ordigno della seconda guerra mondiale. La bomba era stata scoperta solo il 6 maggio nel corso di lavori di scavo. All'interno del Polo scientifico di Sesto Fiorentino. Gli artificieri sono intervenuti per la rimozione delle spolette della bomba di 45 kg. Sembrerebbe scaricata da velivoli USA nel corso del secondo conflitto mondiale. In un secondo momento è stata fatta brillare. I voli sono stati bloccati.
Il 10 febbraio scorso una identica situazione era stata vissuta a Ciampino. Nella circostanza il disinnesco dell'ordigno aveva comportato l'evacuazione temporanea di 3.400 persone. Abitanti dell'intorno dello scalo e vicinanti alla bomba: un residuato bellico di ben 250 kg.
I voli era stati sospesi per due ore, dalle 10 alle 12 della domenica del 10 febbraio e l'ordigno era stato scoperto durante operazioni di scavo per insediare un nuovo depuratore comunale.
Siamo in attesa di registrare e di dare conto di altri ritrovamenti simili, anche su aeroporti, aviosuperfici ed ex aerobasi dismesse. La sensazione è che basterebbe scavare, per rifare il sistema fognario, per il rifacimento del recinto esterno, per insediare depuratori, per il rifacimento dell'asfalto delle piste e relativo sistema di salvaguardia.
data inserimento: Giovedì 20 Giugno 2013