Sarebbero state dichiarate almeno 3mila patologie associate. Le missioni che l’Aeronautica Militare Italiana (AMI) ha svolto in missione in numerosi Paesi, quali Kosovo, Albania, Eritrea, Afghanistan, Irak, Gibuti avrebbero causato almeno 311 vittime derivate dall'utilizzo dell'uranio impoverito: nei mezzi aerei, veicoli terrestri e nell'armamento in militare genere. Alcune stime avrebbero rilevato come numerose patologie derivate dall'impiego di tale materiale abbiamo compito almeno 3000 militari.
Questa ennesima interrogazione parlamentare - stavolta dell'onorevole Carlo Sibilia (M5S) - sollecita una presa d'atto, di responsabilità affinché possa essere riconosciuto un diritto alla salute e all’assistenza che lo Stato continua inspiegabilmente a negare.
"Al ministro della Difesa, al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al ministro della Salute, al ministro dell'Interno.
Per sapere, premesso che:
in data 21 dicembre 2015 è deceduto all'età di 43 anni lasciando la moglie ed un figlio, Gianluca Danise, primo maresciallo dell'Aeronautica militare, originario di Napoli, cui era stata riconosciuta la causa di servizio con invalidità del 35 per cento (con procedura in corso per un adeguamento al 100 per cento), poiché dal 2005 stava combattendo contro un cancro causato dall'esposizione all'uranio impoverito ed era stato collocato in congedo per causa di servizio;
in data 18 dicembre 2015 il deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta (n. 4-11495) ai ministri della Difesa e del Lavoro per chiedere conto della situazione pensionistica del maresciallo Danise. Su questa vicenda lo stesso deputato ha inviato una lettera al presidente dell'Inps, Tito Boeri, nonché al ministro della Difesa;
prima del maresciallo Danise, precisamente in data 20 dicembre, è venuto a mancare Leonardo Aufiero, maresciallo dell'Esercito italiano di stanza presso il Reggimento Carristi di Salerno, morto a soli 48 anni a causa di un cancro causato dall'esposizione all'uranio impoverito. Il militare, che viveva in congedo a Pratola Serra (Avellino) con la moglie e due figli, aveva partecipato alle missioni dell'Esercito italiano in Bosnia, Kosovo, Afghanistan ed Iraq;
in data 2 gennaio 2016 è deceduto a causa di un cancro Giovanni Passeri, militare 41enne, originario di Scafati (Salerno) e residente a Pompei (Napoli) che prestava servizio nel Reggimento Cavalleggeri di Salerno dopo essere stato all'estero in tante missioni nel corso delle quali era venuto a contatto con l'uranio impoverito;
in data 8 gennaio 2016 è deceduto Luciano Cipriani, maresciallo dell'Aeronautica militare con diverse missioni all'estero. Il 43enne, che lascia la moglie e due figli, ha combattuto contro un cancro causato dall'esposizione all'uranio impoverito–:
se sia già stato attribuito il riconoscimento di 'Vittime del dovere' e se sia stato regolato il trattamento pensionistico per i defunti Leonardo Aufiero,Giovanni Passeri e Luciano Cipriani;
quali iniziative il Governo intenda adottare in materia di prevenzione delle patologie tumorali connesse all'uranio impoverito per i militari italiani che prestano servizio nelle missioni nei Paesi a rischio di esposizione;
come il Governo intenda comportarsi in relazione ai militari affetti da patologie riconducibili all'uranio impoverito, visto che ad oggi tutte le controversie amministrative condotte dall'Osservatorio militare si sono concluse con condanne pesantissime a carico del ministero della Difesa ormai passate in giudicato;
quanti siano i militari posti in congedo in attesa del calcolo corretto dell'assegno pensionistico e quanti di questi siano deceduti senza conoscere l'assegno pensionistico corretto lasciato ai propri eredi".
data inserimento: Lunedì 18 Gennaio 2016